Al magistrato ha raccontato di essere stato minacciato dal cognato con un coltello mentre si trovava in macchina e che, dopo una sua accelerata per sfuggire all’ira del 70enne, l’uomo sarebbe poi scivolato sotto la sua vettura rimanendovi incastrato. Luigi Palumbo, 85 anni, dopo un primo momento di totale confusione ha raccontato la sua versione dei fatti di quanto accaduto l’altra sera. Versione che però per ora non ha trovato riscontri oggettivi. Di quel coltello infatti non c’è traccia.
L’unica certezza in questa storia è la morte del 70enne Francesco Trinchillo, investito da Palumbo in via Carrafiello. I fatti martedì sera intorno alle 19 in una zona a ridosso della fascia costiera, poco abitata e frequentata. Palumbo si era recato proprio lì dove si trova un suo fondo agricolo confinante con l’abitazione del cognato. Secondo la sua ricostruzione il 70enne lo avrebbe avvicinato sul lato destro della vettura e lo avrebbe minacciato con un coltello. L’uomo avrebbe brandito l’arma mentre l’85enne avrebbe proseguito la sua corsa in macchina. In quel momento sarebbe scivolato rimandano incastrato sotto la vettura. A chiamare i carabinieri è stato lo stesso Palumbo.
I militari dell’Arma giunti sul posto lo hanno immediatamente fermato e condotto in caserma dove è rimasto in stato confusionale per diverso tempo. Sul posto invece i carabinieri di Castello di Cisterna che hanno effettuato tutti i rilievi. Le forze dell’ordine non avrebbero trovato il coltello non trovando quindi riscontro con le parole di Palumbo. Sull’asfalto sarebbero state trovate tracce di accelerata improvvisa. L’accaduto inoltre non ha testimoni. Nessuno avrebbe di fatto assistito alla tragedia.