La Uil ha stilato recentemente una lista delle città più care d’Italia. La classifica è venuta giù confrontando i vari livelli di Irpef, comunali e regionali. Dalla lista delle svariate città, tre tra le più care sono della regione Campania.
Che cos’è l’Irpef?
Introdotta nel 1974, l’Irpef è una tassa che grava sui redditi delle persone fisiche residenti in Italia. Questa rappresenta una delle entrate più grandi che ha lo Stato Italiano ed è essenziale per contribuire alla spesa pubblica. Divisa in scaglioni di reddito, l’Irpef varia da reddito a reddito e da città in città. Tra le città con il tributo Irpef più alto, tre sono della nostra regione.
Le città con il tributo più alto
Tra le città più care d’Italia con un reddito minimo di 40 mila euro, troviamo al primo posto Salerno e Roma che hanno il tributo Irpef più alto di tutti. Seguono a ruota Avellino e Napoli, entrambe non al di sotto dei 1400 euro di tassazione. Se scendiamo di reddito fino a 20 mila euro, la regina delle città diventa Vibo Valentia che mantiene salda la sua posizione oramai da diversi anni.
La differenza tra Milano e Napoli
La differenza di tributo è parecchio evidente nelle varie super metropoli del nostro paese. Considerando Roma, i suoi cittadini pagano un tribuno non inferiore a 1500 euro. Poco dopo ci sono i cittadini napoletani che, come già visto, restano a galla dei 1400 euro. Il confronto lo si ha subito con Milano dove gli abitanti pagano un’imposta massima di 916 euro. Il contrasto è abbastanza netto anche perchè i milanesi non pagano quello che è considerato Irpef comunale e quindi la tassa subisce un alleggerimento non da poco. In termine puramente di tasse possiamo però dirlo, Napoli è più cara di Milano.
