L’Isee potrebbe essere rivisto per quanto riguarda l’Assegno unico figli, introdotto da marzo 2022 dal governo Draghi. A far emergere la possibilità di un correttivo è lo scambio di battute tra il segretario Pd, Enrico Letta, e Laura Castelli, viceministro dell’Economia. Letta, nel dettaglio, ha parlato di «rivedere l’Isee per il tema dell’assegno unico» aggiungendo che è l’operazione dell’assegno sconta uno squilibrio e che l’indicatore della situazione economica familiare va corretto. «Se ci proviamo — dice — dobbiamo farlo soprattutto affinché questa legislatura, che è stata così importante per la famiglia e i figli, non finisca con l’idea che è solo un’idea piccola. Invece no, è una cosa importante che ci mette alla pari degli altri Paesi europei». La viceministra ha quindi ribattuto: «Penso si debba fare. L’Isee, così com’è strutturato, non è più attuale. È uno strumento che va rivisto in alcuni aspetti, soprattutto se pensiamo all’assegno unico. Con il passare degli anni lo stiamo utilizzando sempre più per far accedere i cittadini a moltissimi servizi. Lavoriamoci per migliorarlo». Il come resta ancora da definire ma vale la pena ricordare come sono strutturati oggi l’Assegno unico e l’Isee che ne determina l’importo.
La platea totale degli aventi diritto all’assegno è di circa 7 milioni di famiglie. Dopo l’arrivo delle prime domande sono però emerse alcune criticità. Tra queste i cosiddetti «furbetti dell’assegno» che hanno tentato di intascarlo senza averne diritto. Ad aprile erano 22 mila (lo 0,5% delle pratiche) le domande per l’assegno unico finite sotto la lente d’ingrandimento dell’Inps perché sospettate di essere potenzialmente fraudolente.