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venerdì, Aprile 19, 2024
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Bimbo si tolse la vita a 9 anni, Procura apre un’inchiesta su Jonathan Galindo

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Un bimbo si è tolto la vita a 9 anni, la Procura apre inchiesta sul gioco Jonathan Galindo. Potrebbe esserci un pericoloso gioco online alla base della morte di un bambino di 9 anni trovato impiccato nel gennaio scorso nella cameretta di casa a Bari. Il bimbo venne ritrovato con una cordicella avvolta attorno al collo e appesa ad un attaccapanni. Come riporta il Messaggero su questa pista sta lavorando da dieci mesi la Procura di Bari che sta tentando la strada della rogatoria internazionale in Irlanda. L’obiettivo è ottenere la cronologia dei video ai quali il bambino ha avuto accesso su Youtube. I magistrati hanno ricevuto dall’autopsia la conferma della morte per soffocamento del bimbo. Inoltre hanno passato al setaccio tutti i dispositivi digitali presenti in casa senza trovare tracce. Nel paese della Gran Bretagna, secondo la pm Angela Maria Morea che coordina le indagini, c’è la risposta all’ipotesi investigativa della sfida online.

I COLLEGAMENTI CON JONATHAN GALINDO

Gli inquirenti ritengono che possa esserci un collegamento con il gioco social chiamato Jonathan Galindo che spingerebbe ad uccidersi, sottoponendo gli utenti a prove estreme. Nei dispositivi digitali analizzati dai consulenti della Procura di Bari non sono stati trovati elementi utili. Però sarebbe stato il bambino a confidare ad alcuni amici di avere paura di qualcuno che lo aveva minacciato di andarlo a prendere di notte se non avesse fatto quello che gli chiedeva. Secondo la Procura le prove estreme gli sarebbero suggerite online. Già a gennaio la pm aveva aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti ed è l’ipotesi di reato sulla quale è ancora al lavoro.

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COME NASCE QUESTO GIOCO ESTREMO

Il gioco estremo sarebbe nato da una maschera creata per scherzo da Samuel Catnipnik, produttore di effetti speciali cinematografici. Il problema è che qualcuno si è divertito a “rubare” la creazione di questo produttore inscenando un personaggio, Jonathan Galindo appunto, per creare challenge pericolose per i più giovani.

Si tratterebbe di una “gara” con diversi step di difficoltà. Inizia con una richiesta inviata sui social, Instagram, Facebook o anche TikTok: “Vuoi giocare con me?”. Se si accetta la richiesta di amicizia, solitamente inviata ai giovanissimi, tramite messaggistica, si otterrebbe un link. Quest’ultimo ti proporrebbe di entrare in un gioco nel quale vengono proposte delle sfide e prove di coraggio: fino ad arrivare all’autolesionismo

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