La Camorra studia Hollywood. Scissionisti come Donnie Brasco, ras di Mugnano ucciso per cautelarsi

Sembra essere una costante nel clan Amato-Pagano: i reggenti di determinate zone presto o tardi vengono epurati dal loro stesso clan per insubordinazione. Era avvenuto ad Arzano con i fratelli Maisto e la stessa cosa accadde a Mugnano con Biagio Cipolletta ‘punito’ perchè ‘aveva alzato la testa’ ma anche perchè «si temeva che collaborasse». E’ questo un particolare contenuto nell’ordinanza che ieri ha raggiunto sei esponenti degli Scissionisti e dei Lo Russo. A raccontare i perchè di quella punizione è stato il collaboratore di giustizia Biagio Esposito che ha spiegato agli inquirenti come Cipolletta fosse diventato inviso al boss Cesare Pagano perchè aveva introdotto nel clan Andrea Parolisi e Salvatore Torino diventati poi collaboratori di giustizia. Un’ulteriore ‘macchia’ che si andava così ad aggiungere ai sospetti del capoclan. Un retroscena simile a ciò che avvenne negli anni Ottanta a Brooklyn dove Joseph Pistone, agente sotto copertura dell’Fbi, si era introdotto nella famiglia Bonanno divenendo quasi un affiliato e riuscendo poi a far arrestare e condannare 150 ‘uomini d’onore’. Benjamin ‘Lefty’ Ruggiero, l’affiliato che garantì per lui, rischiò di morire: si salvò solo perchè fu arrestato. Sorte peggiore toccò a Dominick Napolitano detto ‘Sonny Black’, caporegime della fazione in cui Pistone si era introdotto che fu ritrovato senza vita e fatto a pezzi in un terreno del New Jersey: ucciso perchè aveva introdotto nella famiglia un poliziotto. Quasi come se a Mugnano e dintorni si fossero ispirati a quella storia e al film che la ispirò.