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venerdì, Aprile 26, 2024
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“La mamma voleva stargli vicino”, l’affetto di Teresa per il figlio Pasquale

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Una forma di depressione che risale a circa 15 anni fa causata da una delusione d’amore, mai davvero superata è che probabilmente alla base di quanto ancora sta accadendo in via Campana. Sono in tanti a parlare in queste ore dello stato di salute mentale di Pasquale De Falco, l’uomo che ha ucciso con il fucile custodito in casa dal papà l’anziana madre.

A parlarne ad Internapoli.it è Vincenzo, cugino di Teresa Licciardiello, la donna sparata dal 37enne, e commerciante della zona. «Dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza – racconta l’uomo – qualche giorno dopo Pasquale ha tentato il suicidio. Parliamo di una quindicina di anni fa, era molto giovane».

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In quell’occasione l’omicida di Qualiano se la cavò con qualche frattura, riuscendo tuttavia a ristabilirsi. Ma era l’animo ad essere stato, forse irrimediabilmente, compromesso. Racconta Vincenzo: «Era in cura dallo psicologo. Sua mamamma, suo padre ed anche la sorella hanno tentato sempre di stargli vicino non facendogli mai mancare l’affetto. In famiglia praticamente tutti sapevano che stava male, anche quei parenti che non lo frequentavano spesso, anche se nessuno immaginava un epilogo simile. Quelle rare volte che lo vedevamo era quasi sempre con la testa abbassata, chiuso in se stesso. Usciva pochissimo. I suoi genitori, comunque, mai hanno fatto pesare al qualcuno i problemi di Pasquale».

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