In una telefonata di sei anni fa, intercettata e finita negli atti che i carabinieri hanno inviato alla Procura di Napoli in un’informativa a carico del boss Vincenzo Cutolo, in cella, un uomo non meglio precisato, parlando con lo stesso Cutolo, riferisce di aver fatto recapitare a Trigoria delle pastiere per l’ex capitano della Roma, Daniele De Rossi, che è assolutamente estraneo a ogni tipo di indagine. L’episodio è riportato oggi da alcuni quotidiani. Cutolo, 35 anni, è ritenuto il reggente dell’omonimo clan attivo nel Rione Traiano a Napoli.
Ci sono anche i « contatti confidenziali con noti calciatori » , fra gli elementi emersi dalle intercettazioni dell’inchiesta su Vincenzo Cutolo, 35 anni, considerato il reggente del clan attivo nella zona del Rione Traiano capeggiato dal padre, Salvatore detto “borotalco”. Spunti che, va chiarito, non hanno fatto emergere rapporti né condotte di natura illecita, ma che gli investigatori citano allo scopo di delineare «la figura autoritaria di cui Cutolo sembra godere in ogni ambiente».
Daniele De Rossi, campione del mondo con la Nazionale nel 2006, ex capitano della Roma, da pochi giorni in Argentina nelle file del Boca Juniors. La telefonata risale al 5 gennaio di sei anni fa, alla vigilia della partita Napoli- Roma. Vincenzo Cutolo, tifosissimo dei giallorossi, incontra De Rossi
Le intercettazioni sono state depositate agli atti dell’inchiesta che vede Cutolo in carcere con le accuse di associazione camorristica e droga. L’avvocato Antonella Regine, legale di Cutolo, afferma: « Non c’è alcun illecito in queste conversazioni, né sono state mai contestate ipotesi di calcioscommesse ».