Le scelte del presidente Putin continuano ad essere punite: alla lista di sanzioni si aggiunge anche la Sony che blocca l’invio di PlayStation in Russia. Sono numerosissime le sanzioni che hanno colpito la Russia nelle ultime settimane, da quelle politiche/economiche messe in atto dalle altre nazioni, a quelle decise dai singoli brand.
La scelta della Sony
Varie aziende hanno infatti “abbandonato” il paese, le immagini della corsa all’ultimo panino del McDonald’s hanno fatto il giro del web. Anche numerosi marchi noti di birre, bibite e caffetteria hanno “lasciato” il suolo russo tutti in risposta alle crudeli scelte prese dal presidente Putin. Alla lista dei brand che “abbandonano” il paese si aggiunge anche il colosso giapponese della tecnologia: Sony. Nel centro del mirino della “punizione” applicata alla Russia il loro prodotto più noto: la console PlayStation. Emblema di tutti gli appassionati di videogame e “compagnia” per chiunque voglia svagarsi divertendosi e mettendosi in gioco, la PlayStation non arriverà più, per ora, in Russia.
Sony si aggiunge quindi alla sempre più crescente lista delle aziende che interrompono i rapporti commerciali con la Russia sospendendo l’invio sia di PlayStation che di videogiochi. La Sony si è schierata contro la decisione di Putin di colpire l’Ucraina e contro la continua invasione non solo però bloccando l’invio del loro prodotto di punta. Infatti l’azienda ha donato 2 milioni di dollari all’Unhcr e a Save the Children per sostenere le vittime della guerra.