Sanità, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca critica l’emigrazione dei cittadini campani per interventi chirurgici. Un problema che comporta forti costi per la Regione per gli interventi che i cittadini campani vanno a fare al Nord. Inoltre, segnala la presenza di chirurghi che fanno visite in Campania, acquisiscono pazienti e poi li operano al Nord.
Mobilità sanitaria passiva: la Campania è tra le regioni con maggiori costi
La mobilità sanitaria passiva è un fenomeno sempre più presente in Campania. Si riferisce ai costi sostenuti dalla Regione per trattamenti sanitari effettuati fuori regione da cittadini campani. Questo si riflette con una perdita molto importante, dovuta a cittadini che sempre più spesso si rivolgono ad altre regioni per ricevere cure. Negli ultimi 10 anni, la Campania ha sostenuto circa 3 miliardi di euro di costi per la mobilità passiva. La preferenza dei cittadini va sempre più verso regioni del Nord, in cui hanno la percezione di trovare migliori possibilità. Il risultato è la perdita di risorse finanziarie per la Regione e la disuguaglianza nell’accesso alle cure.
De Luca critica l’emigrazione dei campani per gli interventi chirurgici
Durante il suo intervento per i lavori di ristrutturazione del CTO di Napoli, De Luca anticipa un’iniziativa che ci sarà a metà giugno a Napoli con il Ministero della Salute. “Noi siamo sempre malpensanti quando si fanno iniziative nazionali per fare propaganda politica, ma saremo presenti e armati. Perché abbiamo lavorato con rispetto per i cittadini in un Paese di maledetti opportunisti”.
Il governatore della Campania ha criticato anche il fenomeno dell’emigrazione dei campani per gli interventi chirurgici. Inoltre, sottolinea la presenza di Primari del Nord che vengono in Campania per fare visite una volta al mese, e acquisire pazienti che andranno poi al Nord a fare interventi chirurgici. “Ho scoperto che siamo quasi al 40% di mobilità passiva, con costi forti della Regione per gli interventi che si vanno a fare al nord. Credevo fossero di neurologia e invece si tratta a protesi al ginocchio o obesità chirurgica. Perché c’è un sistema truffaldino, con primari che operano a Milano, Firenze, Bologna, che vengono qui in Campania a fare visite una volta al mese – a Napoli, Salerno, Caserta – e poi si portano i pazienti al nord per interventi, che a volte hanno qualità tecnica peggiore di quelli in Campania. Interventi che spesso abbiamo dovuto rifare“.
L’impegno della Campania negli investimenti tecnologici in sanità
Il governatore De Luca spiega inoltre come la Campania si stia continuamente impegnando nel ristrutturare strutture sanitarie e migliorare le attrezzature tecniche. De Luca spiega come la qualità post operatoria del Nord sia ottima rispetto al Sud, poiché possiede maggiori fondi per attrezzarsi e garantire l’accoglienza che la Campania non riesce ancora a garantire. Tuttavia, la ristrutturazione e ammodernamento del CTO rappresenta un segnale significativo di miglioramento e offre nuove modalità per gestire al meglio la fase post-operatoria. “Su questo siamo impegnati da tempo, con centinaia di luoghi della sanità sottoposti a lavori, costruendo nuovi reparti e nuovi ospedali, come nel caso del Ruggi di Salerno e del nuovo Santobono pediatrico a Napoli. Per le attrezzature tecniche siamo ora la prima regione d’Italia insieme alla Lombardia, ma più avanti di loro per la modernità tecnologica, visto che avevamo ritardi e abbiamo modernizzato tutto facendo un lavoro immane”, conclude De Luca.