(ANSA) – E’ stato raggiunto da due colpi di pistola al lato sinistro del petto e all’addome Pierluigi Rotta, il poliziotto morto in Questura a Trieste assieme al collega Matteo Demenego, quest’ultimo è stato colpito 3 volte: alla clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena.
Alejandro Augusto Stephan Meran, che si trovava all’interno dell’edificio per un’indagine per furto, è riuscito a sottrarre la pistola in dotazione a Rotta e a fare fuoco. Uditi gli spari Demenego è uscito venendo a sua volta colpito. Dopo che Alejandro ha sparato e colpito i poliziotti, il fratello Carlysle, a quanto si è appreso, si è barricato all’interno dell’ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Trieste. L’uomo, una volta sentiti i colpi, impaurito e sotto shock, ha sbarrato la porta dell’ufficio spostando una scrivania. Poi, non udendo più gli spari, è scappato nei sotterranei dell’edificio, dove è stato individuato e bloccato da alcuni agenti.
Pierluigi è dell’area ovest di Napoli, da ragazzo ha frequentato la scuola Vilfredo Pareto di Pozzuoli. Era un grande tifoso del Napoli e molto legato alla sua terra, quella dei Campi flegrei che aveva anche come immagine di copertina sul suo profilo Facebook. Pierluigi aveva seguito le orme professionali del genitore, il papà Pasquale, infatti, era agente del Commissariato, ora in pensione. Un amico lo saluta così su Fb: ”
“Addio collega, abbiamo condiviso 8 mesi di vita quotidiana, eri un grande!!! Voglio ricordati così, foto di gruppo della camera 4A!!! Non ci sono altre parole se non un saluto affettuoso! Proteggi tutti noi colleghi da lassù, veglia amico mio!!! ”