Ezequiel Lavezzi, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport 24, ha parlato dei suoi anni passati al Napoli, del suo rapporto con la città e di ciò che lo lega a Diego Armando Maradona: “Ho smesso a 34 anni perché mi era passata la voglia, arrivai a un punto che durante un allenamento non volevo più continuare nonostante tante proposte in Europa, America e Cina”.
Lavezzi: “In Italia solo il Napoli”
“In Italia c’era la possibilità di un mio ritorno ma a Napoli ho creato una sintonia unica con la città e l’ambiente e non volevo giocare in un’altra squadra in Serie A. Non sono mai stato richiamato dal Napoli per un eventuale ritorno”, spiega Lavezzi nell’intervista.
Meravigliose le parole di Lavezzi sul Napoli e sulla città: “Voglio tanto bene alla città, è un rapporto di amore che dura ancora dopo tanti anni ed è speciale. A Napoli è stato tutto speciale, una grande esperienza. E’ stata la prima squadra in Europa dopo i miei esordi in Argentina. Per me Napoli rappresenta una grande tappa della mia carriera, sono stato sempre sincero con i tifosi e perciò mi amano ancora. Il coro che mi riservavano i tifosi è una sensazione unica, sono cose sempre belle queste. Non potevo andare in giro a Napoli, era difficile, al massimo la sera. L’amore tra me e la città è stato sempre genuino, questo è il segreto del perché i tifosi mi hanno apprezzato”.
Sul paragone con Maradona: “Il paragone con lui può essere solo perché entrambi siamo argentini. Diego è il calcio, io ho sempre cercato di dare tutto per il Napoli e di fare il mio meglio. Ho provato grande dispiacere quando Diego è morto, ancora non ci credo”.
Sull’addio al Napoli
Nel corso dell’intervista, Lavezzi torna sul suo addio al Napoli e spiega il perché di quella scelta: “Me ne andai da Napoli perché mi misi d’accordo con il presidente De Laurentiis. Avevo bisogno di prendere un po’ d’aria e cambiare ambiente anche per questioni familiari e per il rapporto con mio figlio. Ai tempi non sono riuscito a vivere completamente la città. Mai alla Juventus. Con l’Inter c’è stato qualcosa ma decisi di non andare e preferii la Cina. Volevo fare la mia partita d’addio a Napoli ma senza tifosi non ha senso. Chissà, magari in futuro”.
Emozionante il primo goal in maglia azzurra: “Al di là del gol quel giorno feci una bellissima partita. Ebbi la possibilità di fare un gol ma anche di divertirmi tantissimo in campo e quel giorno non lo dimenticherò mai”.
Sul rapporto con Edy Reja: “Ho un rispetto enorme per il mister, mi ha aiutato e fatto crescere tantissimo. Mi ha saputo gestire sotto tutti i punti di vista”.
Sul Napoli di Gattuso
“Gattuso ha creato una bella identità di gioco – conclude Lavezzi -, sta facendo molto bene. Oggi la squadra è in ottima forma e spero possa continuare cosi per centrare la Champions. Insigne? Ora è un uomo, è cresciuto tantissimo rispetto a quando era con noi. Ora è un leader, un calciatore fortissimo anche in Nazionale”.