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sabato, Aprile 20, 2024
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«Le portiamo a farsi belle», nel centro estetico prima di prostituirsi tra Giugliano, Marano e Pozzuoli

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La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre italiani di 69, 44 e 43 anni e tre venezuelani, un 39enne e due donne di 32 e 28 anni, ritenuti responsabili di induzione e sfruttamento della prostituzione di diverse ragazze di origini sudamericane. Le indagini sono scattate a seguito della denuncia presentata dal console generale aggiunto della Repubblica Venezuelana dopo aver appreso che una sua connazionale era costretta a prostituirsi. La giovane, sentita nel corso delle indagini, ha disegnato uno scenario che il procuratore della Repubblica di Napoli Nord definisce «agghiacciante» di sfruttamento della prostituzione.

Si è accertato così che le giovani donne giungevano in Italia con la promessa di un lavoro regolarmente remunerato e invece venivano destinate alla prostituzione o veniva loro sublocato un alloggio, già locato dalla “madame” di riferimento, per lo svolgimento della prostituzione, contro il versamento di canoni di locazione di gran lunga superiori rispetto alla valutazione di mercato. Inoltre veniva fornito loro quanto necessario allo svolgimento dell’attività e veniva curata nei dettagli l’inserzione pubblicitaria delle prestazioni rese. L’attività era gestita da due gruppi di persone costituiti da una “madame” di origini venezuelane, che gestiva il mercato della prostituzione, e da un italiano chiamato a fornire alle ragazze il necessario supporto logistico. Quest’ultimo le prelevava all’aeroporto al momento dell’arrivo, le accompagnava negli alloggi, le conduceva nei centri estetici dove venivano sottoposte a “trattamenti di bellezza”. L’attività aveva inoltre il supporto di altre due persone, entrambi italiani, che curavano le inserzioni pubblicitarie delle ragazze provvedendo a indicarne le fattezze fisiche, le prestazioni rese e il compenso reclamato.

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