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L’Eav rimuove i binari della vecchia Cumana a Pozzuoli: sarà una via di fuga del bradisismo

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Dopo 130 anni si dice addio ai binari della Cumana che attraversano il centro storico di Pozzuoli. Durante la conferenza stampa svoltasi mercoledì 12 marzo 2025 presso il Palazzo Migliaresi, la sede comunale situata nel Rione Terra, si è tenuta la presentazione da parte del sindaco Gigi Manzoni e del presidente di Eav Umberto De Gregorio a circa 50 abitanti della città di un progetto di smantellamento della Cumana.

Il piano – che in gergo tecnico assume il nome di “smantellamento della linea storica, riqualificazione sedime e viabilità di collegamento della Tratta Dazio-Gerolomini-Cantieri, nell’ambito dell’ammodernamento e potenziamento della Ferrovia Cumana” – promette di salutare entro la fine dell’anno i binari della storica linea ferroviaria che passano per il comune flegreo. Gli interventi, già in atto da una settimana, prevedono la nascita di una nuova strada. Si tratta di un nuovo asse stradale che fungerà da via di fuga per gli abitanti flegrei in caso di una grave emergenza bradisismica. Inoltre il piano mira a realizzare anche il raddoppio dei binari, garantendo così una maggiore efficienza della linea ferroviaria.

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Previsto entro giugno 2025 l’eliminazione di due sottopassi e la dismissione dell’ex tracciato

Al fine di realizzare la nuova arteria stradale, è stata richiesta una procedura d’urgenza, per volere dell’amministrazione comunale. Sono infatti necessari prevedere da un lato l’eliminazione entro giugno 2025 dei due sottopassi della ferrovia, dall’altro la dismissione dell’ex tracciato. Una volta completati i lavori, si darà il via alla riqualificazione del sedime ferroviario, con annessa la nuova viabilità urbana.

I due lotti del progetto

Gli interventi, finanziati dalla Regione Campania – non a caso infatti è stato fortemente voluto dal presidente Vincenzo De Luca -, sono suddivisi in due lotti. Per il primo, già iniziato il 10 marzo, è necessario un investimento pari a 8 milioni di euro. E’ prevista la realizzazione di un asse stradale pressochè rettilineo lungo tutta la sua lunghezza, pari a circa tre chilometri. Inoltre sarà caratterizzato dalla presenza di alcune piazzole di stallo per la sosta delle automobili. Insomma, si tratta di una strada parallela al Corso Umberto I e a via Napoli.

Il secondo, invece, per un importo di 20 milioni, consisterà nella creazione di un green park, che sarà appunto destinato al parcheggio delle auto. All’interno dell’area sarà presente dunque un grande spazio verde. Un polmone ‘green’ che ben si integrerà con la Villa Comunale e con il sito archeologico del Macellum, Tempio di Serapide. Inoltre nell’ambito dello stesso intervento sarà previsto anche l’abbattimento del cavalcavia tra via Sacchini e via Pergolesi.

Le parole del sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni

Stiamo parlando di un progetto che modificherà totalmente il volto della nostra città. L’area verrà liberata di una presenza ingombrante“, ha dichiarato a caldo il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni, riferendosi in particolare all’abbattimento del cavalcavia posto in via Sacchini. “Verrà quindi riorganizzata la viabilità – ha proseguito il primo cittadino – consentendo la risoluzione di molte problematiche legate al traffico, particolarmente caotico nelle aree circostanti al porto, e alla accessibilità dei quartieri gravitanti sul lungomare Pertini“.

Le rassicurazioni del Presidente dell’Eav Umberto De Gregorio

Significativi sono stati gli interventi di Umberto De Gregorio in merito al progetto. “Finalmente avremo il doppio binario lungo tutta la linea della cumana, da Montesanto a Torregaveta. È un progetto che risale ad oltre trenta anni fa attraverso il quale potremo realizzare una ristrutturazione del territorio, da un punto di vista urbanistico, dando una risposta all’emergenza sismica con la creazione di nuove vie di fuga“, ha dichiarato il presidente.

Inoltre il Presidente di Eav ha inteso anche rassicurare i tanti cittadini che popolano l’area nei pressi dell’Anfiteatro, a poca distanza dal luogo nel quale sorgerà la nuova galleria. Infatti la voce dei residenti non si è fatta attendere: nei mesi scorsi hanno dato vita a una petizione che ha raggiunto ben 400 firme, segnalando tutti i disagi che le vibrazioni e i rumori causano al passare dei treni. Non pochi sono infatti i timori in merito alla staticità degli edifici, già messa a dura prova dalle frequenti scosse che agitano il territorio flegreo. “Abbiamo fatto delle rilevazioni in alcune abitazioni che sorgono sopra alla galleria e possiamo tranquillizzare e dire che movimenti e rumori e fibrillazioni sono nettamente al di sotto dei limiti stabiliti dalla norma. Tutto è stato fatto in sicurezza“, ha affermato De Gregorio.

 

 

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