Dopo giorni di speranza, questo pomeriggio Lello Santagata si è spento nell’ospedale Cardarelli dove era stato operato in seguito alla scoperta di un tumore al cervello. La comunità melitese, in particolare del rione 219 dove è cresciuto, nei giorni scorsi si era stretta alla famiglia, lanciando anche appelli e manifestazioni di solidarietà e preghiera.
Come un fulmine a ciel sereno la notizia ha fatto velocemente il giro dei social, gettando nello sconforto amici, parenti e vicini di casa che lo hanno visto crescere e diventare una promessa del calcio. La famiglia di Lello abita nel rione 219 di Melito ed è proprio agli abitanti del complesso popolare che era stato rilanciato un appello dalla cantante Nancy Coppola. La neomelodica aveva chiesto a tutti gli abitanti – su iniziativa di alcune persone del rione – di non sparare fuochi nella notte di San Silvestro in segno di rispetto e preghiera per la famiglia Santagata. Appello che si rinnova ancor di più visto com’è andata a finire. Ed è stata proprio la cantante, appresa la notizia, a scrivere sui social, a commento di un fiocco nero, “Purtroppo Lello non ce l’ha fatta. Un giovane ragazzo di 18 anni di Melito 219
Mi associo al dolore dei propri cari. Riposa in pace”. Sui social sono già decine i messaggi e le dediche per il giovane calciatore.
“Ti ho visto crescere , giocare , litigare , mangiare a casa mia insieme a mio fratello. Tu un ragazzo con una voglia di vivere e un sorriso stampato sul suo viso, e con una gran voglia di realizzare il tuo sogno !non immagino il dolore forte che sta provando la tua famiglia. Non si può accettare un ragazzo di 18 anni spegnersi per un male che tutt’oggi non ha pietà e scampo per nessuno. Un abbraccio a tutta la famiglia. Sarai l’angelo della 219”, ha scritto invece Rosa, una amica del rione 219.