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venerdì, Aprile 26, 2024
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Le Iene raccontano la storia di Lena, fece arrestare il camorrista Carmine Amoruso

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Le Iene raccontano la storia di Lena, fece arrestare il camorrista Carmine Amoruso.  Roberta Rei ha raccolto lo sfogo della donna, nascosta sotto un nome è di fantasia, ex compagna del camorrista napoletano. L’uomo arrestato quest’estate grazie al coraggio della donna che l’ha denunciato.

Oggi Lena dice di essere stata abbandonata dalla Stato senza protezione. “Ci siamo innamorati follemente”, poi la donna scopre che il compagno, padre dei loro due figli, è un boss. Amoruso poi decide di pentirsi e viene messo sotto protezione. Torna però alla vecchia vita con un suo clan e la protezione finisce. Agguati, armi, traffici: Lena quest’estate lo denuncia.

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LA PAURA DI LENA

Oggi Lena si sente minacciata e teme una vendetta: “Sono una mamma in preda alla disperazione che è stata lasciata in pasto ai camorristi, insieme ai miei figli – ha raccontato ai microfoni de Le Iene – In casa vedevo tutto: le armi, i traffici di droga, ero al corrente delle estorsioni. Non avevo più il permesso di uscire, non rimanevo mai da sola in casa e quasi tutti i giorni mi diceva ‘Io ti atterro, la gente come te la faccio scomparire’. Penso abbia tentato di uccidermi. Sapevo che al di là di me sarebbe presto scattata una guerra di camorra. Con la scusa di comprare le sigarette sono uscita di casa e sono andata dai carabinieri che con una prima perquisizione hanno trovato i fucili”.

IL LINK DEL SERVIZIO DEL LE IENE

L’ex pentito di camorra preparò l’omicidio del rivale con il suo nuovo clan: articolo del 20 agosto

L’ex pentito di camorra Carmine Amoruso stava preparando l’omicidio di Raffaele Carrillo insieme agli uomini nel suo nuovo clan. Il piano omicida di Amoruso venne sventato dalla tempestiva individuazione delle fonti di prova in ordine alla raccolta delle armi ed alla rapida emissione del provvedimento di fermo che impediva, di fatto, anticipandola, la realizzazione dell’azione di fuoco da parte del nuovo clan.

Per questa azione, infatti, gli uomini del clan recuperavano diverse armi. Due i fucili posti in sequestro a seguito di perquisizione domiciliare. Sotto chiave anche semiautomatica marca Steyr calibro 40 ed un revolver marca Smith & Wesson calibro 38 special. Armi sequestrate dai militari nell’abitazione.

L’ORDINANZA CONTRO IL CLAN DELL’EX PENTITO

Martedì nel carcere Secondigliano, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata eseguivano una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, datata 12 agosto, nei confronti di Carmine Amoruso, classe ’83, Marco Amoruso, classe ’93 e Luca Garante, classe ’98.

Tutti pregiudicati di Poggiomarino ed appartenenti ad un gruppo criminale di neo-formazione capeggiato dall’ex collaboratore di giustizia Carmine Amoruso. Quest’ultimo apparteneva al clan Giugliano, guidato da Antonio Giugliano ‘o Sauriell.

I tre sono accusati di ricettazione e porto e detenzione di armi da fuoco comuni e da guerra, aggravati dalla finalità mafiose volte al radicale controllo del territorio nell’area di Poggiomarino anche attraverso l’esecuzione di un omicidio, pianificato nei riguardi di Raffaele Carrillo. Il 38enne era appartenente alla rivale consorteria criminale capeggiata da Rosario Giugliano che agiva a Poggiomarino.

L’INDAGINE SUL CLAN

L’ordinanza di custodia cautelare eseguita, ratifica ed avvalora il decreto di fermo dello scorso 30 luglio dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia,  nei confronti dei 3 uomini. Provvedimento eseguito lo stesso giorno dai militari dell’Arma.  Quindi confermata la solidità degli elementi raccolti in fase investigativa in relazione a tutti i reati contestati, non ultima l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento di fermo scaturisce da un’articolata attività d’indagine che permetteva di raccogliere diversi elementi indiziari. Raccolti diversi indizi in merito alla pianificazione da parte degli Amoruso dell’omicidio di Raffaele Carillo. Quest’ultimo che era ritenuto responsabile di voler eseguire azioni di fuoco nei loro confronti.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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