Più di diecimila euro sequestrati. Questa la somma rinvenuta nell’abitazione del boss Marco De Micco quando fu arrestato per l’omicidio di Carmine D’Onofrio. Somma restituita su decisione del tribunale del Riesame che ha pienamente accolto il ricorso presentato dal legale del boss dei ‘Bodo’, l’avvocato Stefano Sorrentino.
Un risultato che è naturale conseguenza dell’assoluzione ottenuta da De Micco esattamente due mesi fa. Tre anni di dibattimento e accuse che sembravano granitiche. Tutto cancellato dalla sentenza che ha assolto il boss Marco De Micco e quattro presunti esponenti della mala di Ponticelli dall’accusa di omicidio di Carmine D’Onofrio, il giovane figlio illegittimo del capoclan Giuseppe De Luca Bossa ucciso, secondo la tesi accusatoria, per vendicare la bomba che lo stesso avrebbe piazzato sotto l’abitazione del boss dei ‘Bodo’.
Accuse cancellate con la sentenza di assoluzione per De Micco, difeso da Stefano Sorrentino e Saverio Senese, Ciro Ricci junior difeso dall’avvocato Mauro Zollo, Giovanni Palumbo sempre difeso da Stefano Sorrentino, Ferdinando Viscovo e Giuseppe Russo. Una sentenza che seguiva di pochi giorni gli accertamenti forniti in aula durante il dibattimento dal tandem composto dai legali Sorrentino e Senese che avevano fornito prove atte a scardinare il presunto movente del delitto.