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giovedì, Aprile 25, 2024
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Carabiniere napoletano ucciso: pm chiede ergastolo per i due giovani americani

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Carabiniere napoletano ucciso: pm chiede ergastolo per i due giovani americani. Condannare Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per l’omicidio di Mario Cerciello Rega. Questa la richiesta del sostituto procuratore di Roma Maria Sabina Calabretta al termine della requisitoria nel processo che vede imputati i due americani per l’omicidio del vicebrigadiere, ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019 a Roma. In aula è presente anche il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che ha coordinato l’inchiesta. All’udienza davanti alla Corte d’Assise hanno assistito entrambi gli imputati.

IL PM: “NON UCCIDERLO UN’ALTRA VOLTA”

“Gravi sono i fatti e grave è l’ingiustizia che è stata commessa contro un uomo buono, che stava lavorando. Dobbiamo separare i fatti provati da quelli che non lo sono, la verità dai dubbi. Il mio compito è dimostrare che Cerciello è morto solo per mano di due assassini: non deve succedere di ucciderlo un’altra volta”. Così il sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta nel corso della requisitoria nel processo.

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Cerciello è stato ucciso “da due giovani che volevano passare la serata e per questo avevano cercato della cocaina. Per lui, strappato ai suoi cari per sempre, devono parlare tutte le cose che abbiamo ricostruito – ha sottolineato il pm. Mario è un uomo che aiutava i colleghi giovani, che dava sempre una mano”.

E’ stata un’aggressione, un attacco violento, micidiale, sproporzionato. Poco avrebbe potuto fare per difendersi anche se fosse stato armato, ma non lo era. La finalità di quell’azione era unicamente uccidere“, ha continuato.

“Cerciello non avuto il tempo di elaborare nessuna difesa attiva. E’ stato ucciso con undici coltellate in meno di trenta secondi. Non c’è segno di un attacco di Cerciello o di un tentativo di strangolamento”, ha sottolineato il pm. “Il passaggio alle spalle di soppiatto dei due carabinieri non è ragionevole – ha evidenziato il pubblico ministero – E Varriale non è potuto intervenire” in soccorso di Cerciello “in quanto assorbito dalla colluttazione con Natale”.

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