Marko Rog ai Mondiali: questa cosa non s’ha da fare, potremmo parafrasare. Eppure, ancora oggi, è reputato uno dei centrocampisti più promettenti e talentuosi d’Europa. Certamente, uno dei migliori in Croazia. Eppure, il suo nome non c’è sulla lista dei pre-convocati per Russia 2018. Sono 26 le sue presenze in campionato quest’anno. Ma nessuna di queste da titolare. Innegabilmente pochi i minuti che Maurizio Sarri gli ha concesso quest’anno. Troppo pochi per poter incidere sull’andamento della stagione del Napoli, insufficienti per poter guadagnare la preferenza di Zlatko Dalić, ct della Croazia. Per quanto rare siano state le occasioni concesse a Marko Rog, i suoi numeri sono comunque buoni. Irrilevanti, lo ripetiamo, per i minuti effettivamente giocati. Ma comunque buoni.
L’unico gol stagionale di Marko Rog, contro l’Atalanta
Marko Rog, i numeri da top ma il minutaggio da flop
Precisione al tiro all’80%, precisione al passaggio all’88%, lunghezza media dei passaggi fissata ai 12 metri (in linea con la media del Napoli sarriano). A cui bisogna aggiungere un discreto 34% di duelli vinti. Probabilmente è proprio questo il dato che meglio spiega la stagione di Marko Rog. Nella sua prima stagione con la maglia del Napoli, il croato si era presentato come un mastino, un vero e proprio lottatore. I piedi buoni e le giocate di precisione, ne hanno impreziosito le presenze. Il minutaggio – purtroppo – scarso di questa stagione ha inevitabilmente influito sul suo atteggiamento in campo e sulla sua attitudine all’uno contro uno. Un solo goal segnato contro l’Atalanta è, infine, un bottino troppo magro da offrire al ct per convincerlo a scrivere il suo nome sulla lista mondiale. E’ un treno d’oro perso, per Marko Rog. Cosa che peserà sui rapporti con il tecnico. Ammesso che rinnovi il contratto.