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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Melito. “Venuto meno il ruolo super partes”, 14 consiglieri firmano mozione di sfiducia a Nunzio Marrone

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Quattordici consiglieri di maggioranza hanno protocollato questa mattina la mozione di sfiducia/revoca del Presidente del Consiglio Comunale, Nunzio Marrone. Un atto formale che ufficializza una decisione che era nell’aria da diverse settimane. Già nell’ultimo consiglio comunale del 31 dicembre, il presidente Marrone era stato sostituito da Valentina Rella. La sua assenza, anche se giustificata, è stata letta da alcuni come un segnale della definitiva rottura sancita quest’oggi con la richiesta di revoca dell’incarico, da discutere in nel primo consiglio comunale utile, così come previsto dallo Statuto Comunale.

Pur essendo espressione politica della maggioranza, la mozione di sfiducia a Nunzio Marrone porta la firma dei suoi colleghi di coalizione che nelle motivazioni allegate alla richiesta, in diversi punti, si sono allineati alle comunicazioni che i rappresentanti dei gruppi di opposizione avevano inviato nei mesi scorsi in Prefettura per segnalare presunte difformità e irregolarità nell’esercizio super partes del ruolo da parte del giovane professore melitese.

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Violazioni regolamentari e statutarie nelle convocazioni dei Capigruppo, interruzioni del dibattito politico in aula e la costituzione di un nuovo gruppo consiliare nel corso del suo mandato: queste le principali motivazioni fornite dai 14 firmatari nei confronti di Marrone.

“Questo pomeriggio mi è stata notificata la mozione di sfiducia presentata da 14 consiglieri comunali. Ne ho preso atto con serenità perché sono consapevole di non aver commesso alcuna violazione di regolamento che mi viene contestata – ha commentato Nunzio Marrone dopo aver appreso la notizia, e ha continuato – Essendo profondamente rispettoso del ruolo istituzionale affidatomi all’inizio di questa consiliatura, sempre e soltanto con l’obiettivo di garantire il corretto funzionamento dell’intero Consiglio, attendo il verificarsi di tutte le condizioni previste dalle norme per la dichiarazione di decadenza al momento ancora non realizzate. Mi preme sottolineare – ha aggiunto – che ciò che più mi preoccupa in questa delicata fase che la nostra città sta vivendo non è certo la mozione di sfiducia sulla mia persona, ma la proposta di dichiarazione di dissesto finanziario, già arrivata ufficialmente all’attenzione della presidenza del consiglio comunale, ove è rappresentato uno stato comatoso delle casse comunali rispetto al quale, con nota del 14/12/2018, con l’obiettivo di garantire il pieno esercizio dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri comunali, ho sollecitato l’amministrazione a rendere partecipi sulle questioni finanziarie le commissioni consiliari competenti che, fino a qualche giorno fa, mi risultano essere state totalmente all’oscuro di ogni notizia a riguardo” ha concluso.

Spetterà adesso al consiglio comunale discutere e decidere sulla rimozione del presidente Marrone dal ruolo di garante del regolare svolgimento delle sedute dell’Assise. La decisione sarà assunta, presumibilmente, nel primo consiglio comunale utile.

 

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