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giovedì, Aprile 25, 2024
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Napoli. La lotta al racket nel segno di ‘Eduardo De Filippo’

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E’ il volto di Eduardo De Filippo a invitare i cittadini, i commercianti, gli imprenditori di Napoli a ‘Dire sempre di no’, modificando il titolo di una celebre commedia eduardiana, al racket, all’usura, alle estorsioni nella campagna che accompagnerà la publicizzazione del Patto Civico Antiracket, la cui adozione è stata decisa con una delibera di Giunta. Il Patto punta a mettere in moto un meccanismo virtuoso e a costruire una rete di imprenditori sani della città che dalla loro unione e dall’accompagnamento dell’amministrazione potranno trarre maggiore forza e allo stesso tempo essere un modello esemplare.

“Non ci stiamo all’idea di una Napoli che brucia per l’illegalità – ha detto il sindaco, Luigi de Magistris -. Questa iniziativa vuole invitare i cittadini a scegliere, vuole essere uno strumento di lotta contro l’indifferenza sociale e anche stimolo ad un consumo critico e civico. Da oggi lanciamo il messaggio che chi compie un attentato a un bar o taglieggia un’impresa compie un crimine contro tutta la città e contro ogni napoletano. Siamo consapevoli – ha aggiunto – che denunciare non è facile e per questo vogliamo essere vicini a chi sceglie la legalità”.

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Nei prossimi giorni l’amministrazione avvierà i contatti con le attività commerciali e imprenditoriali per la sottoscrizione del Patto in cui le imprese dovranno dichiarare di non sottostare a imposizioni e richieste estorsive e riceveranno un logo identificativo di adesione da esibire presso la propria sede. La delibera che da il via al Patto è stata varata su proposta degli assessori alle Attività produttive, Enrico Panini, della Sicurezza, Alessandra Clemente, e della Cultura, Nino Daniele i cui uffici si faranno promotori di una campagna di informazione e promozione che coinvolge anche il mondo della cultura e delle arti. Diverse le personalità che hanno già aderito, tra cui solo per citarne alcune, Marisa Laurito, Gino Rivieccio, Maurizio De Giovanni, Elena De Curtis, Isa Danieli, Claudia Ruffo, Cloris Brosca e Fortunato Calvino. “Il Patto – come spiegato gli assessori – è uno strumento che ci aiuta concretamente nella lotta ad alcune delle attività più diffuse fra le organizzazioni criminali. Non si può più tollerare che l’immagine di Napoli sia deturpata da metodi di violenza intimidatoria. Tutti insieme – hanno concluso – possiamo raggiungere un grande risultato che a sua volta può diventare fattore promozionale e competitivo indirizzando gli acquirenti verso un consumo civico e critico”.

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