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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Neomelodici, arriva l’aggravante per chi inneggia a camorra e mafia

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Cantanti neomelodici vicini alla criminalità: arriva la legge che potrebbe castigargli. Purtroppo si tratta di un fenomeno molto diffuso. In Campania, in Sicilia e altre regioni d’Italia ci sono neomelodici che inneggiano a vari esponenti della malavita e della criminalità organizzata. Messa a punto una proposta di legge per modificare l’articolo 414 del codice penale e prevedere l’aggravante dell’istigazione o dell’apologia della mafia. «Non vogliamo certo censurare la libertà di pensiero – spiega la deputata Stefania Ascari, M5S, prima firmataria del testo. Ma vogliamo mettere uno stop a quelle condotte e quelle espressioni che superano il limite e quindi equivalgono a manifestazioni di mafiosità.

Cantanti neomelodici vicini alla criminalità: arriva la legge

“La libertà di pensiero non può infatti essere invocata quando l’espressione del pensiero diventa una offesa”, dice la deputata. La mafia si nutre di messaggi e questi vanno fermati. Non è possibile esaltare la strage di Capaci, si tratta di istigazione e si mira a ottenere consenso sociale. Così la mafia diventa una alternativa positiva e va fermata; il contrasto alle mafie deve partire dal linguaggio, altrimenti non le fermiamo più, va responsabilizzata la comunicazione, e alcuni personaggi non vanno presi a modello ma vanno trattati da criminali».

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La bozza del testo

Il testo ‘anti neomelodici’ predisposto dai commissari M5S si compone di due articoli. Prevedono che se l’istigazione o l’apologia riguardano il delitto previsto dall’articolo 416-bis (associazione di tipo mafioso) la pena è aumentata della metà. La pena è aumentata fino a due terzi se il fatto è commesso durante o mediante spettacoli, manifestazioni o trasmissioni pubbliche o aperte al pubblico. Ovvero e il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici. Non possono essere invocate ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume.  Chi è responsabile della divulgazione dell’apologia viene punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro e con l’obbligo di rettifica.

Non è un mistero che dalla Campania alla Sicilia ci sono cantanti neomelodici che inneggiano a vari esponenti della mafia e della criminalità.

E inoltre si verificano eventi che, praticamente, sono apologia della malavita. Come le processioni che deviano per far un “inchino” al mafioso della zona, oppure funerali stile Casamonica. Un insieme di situazioni che hanno creato preoccupazione nei deputati e senatori della Commissione parlamentare anti-mafia. Per questo motivo hanno messo a punto una proposta di legge per modificare l’articolo 414 del codice penale. Prevedendo anche l’aggravante dell’istigazione o dell’apologia della mafia.

La conferenza stampa

L’iniziativa sul ddl neomeolodici sarà presentata nel corso di una conferenza stampa alla Camera. 

La libertà di pensiero non può infatti essere invocata quando l’espressione del pensiero diventa una offesa. La mafia si nutre di messaggi e questi devono essere fermati. Non è possibile esaltare la strage di Capaci, si tratta di istigazione e si mira a ottenere consenso sociale. Così la mafia è una alternativa positiva e deve essere fermata.

 

 

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