Tutto è partito nel febbraio del 2022 dopo una denuncia presentata da 3 vittime ai carabinieri di Torre del Greco. I familiari erano intimoriti dall’emissario del clan Mazzarella, Gustavo Alek Noviello, che avrebbe estorto soldi su due attività commerciali presenti al porto di Napoli.
L’affiliato 33enne avrebbe detto alla compagna di una delle vittime di dover pagare il pizzo per poter lavorare come facevano tutti gli altri imprenditori, in caso contrario avrebbe subito gravi ritorsioni. “Noi, i Mazzarella, comandiamo su Napoli, giù al porto, su San Giovanni, San Giorgio e siamo arrivati fino a Portici“, avrebbe detto Noviello alla donna.
Arresti contro il clan Mazzarella
Ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Torre del Greco eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 persone gravemente indiziati del reato di estorsione in concorso tra loro, aggravato dal metodo camorristico e dalla finalità di agevolazione del clan Mazzarella. Si tratta di Salvatore Barile, Gustavo Alek Noviello e Gennaro Mazzarella.
Le attività d’indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, sono state iniziate dopo la denuncia presentata nel 2022 dalle vittime, due fratelli titolari dell’esercizio commerciale e di una ditta di facchinaggio nel porto, vittime di estorsioni avvenute nel corso del tempo.