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venerdì, Aprile 19, 2024
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“Mi chiamo Norina e voglio giustizia per la mia morte”, sul web l’appello per la donna ammazzata a Melito

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Chiedono giustizia per Norina Matuozzo, la donna uccisa a Melito dalla feroce mano di suo marito, il post pubblicato dai familiari sta facendo il giro del web. Una sorta di lettera-appello quella scritta dai conoscenti della 33enne ammazzata a bruciapelo da Salvatore Tamburrino, arrestato qualche ora dopo ed ora sotto processo. Ecco il testo della lettera, come se fosse stata scritta in prima persona da Norina

“Mi chiamo Norina avevo 33 anni e sono la mamma di 2 bambini, bambini che mi cercano e non mi trovano, bambini che per salutarmi devono guardare una foto, bambini che per Pasqua non saranno felici, perché non ci sarà la loro mamma e tutto questo l’ha deciso il loro padre! Era il 2 marzo quando ho guardato per l’ultima volta gli occhi dei miei bambini e della mia mamma… era il 2 marzo quando il mostro ha deciso che uccidermi in presenza dei miei cari… l’avrebbe reso il più forte!
Sono scappata a casa di mia mamma la notte stessa ero stanca delle violenze verbali, degli abusi, di schiaffi e pugni che volano sul mio viso davanti ai miei figli… ero stanca di essere tradita… il mio era un amore malato, cercavo di fingere che tutto fosse perfetto per dare una parvenza di normalità ai miei bambini, ma non é normale…!
Dopo l’ennesimo tradimento ho deciso di andare via, la casa della mia infanzia era l’unico posto che mi faceva sentire sicura e invece i mostri non hanno tolleranza…! Ero sorpresa quando ha finto che se ne stava andando, mia mamma me lo ripeteva spesso che sarebbe stato capace di qualsiasi cosa… ma io nn ci credevo! Lui era stato il mio unico uomo, il padre dei miei bambini… l’uomo che ho sposato con tanto amore, come avrebbe mai potuto farmi del male! Eppure…. sono qui con 3 colpi sparati guardandomi negli occhi come a dire vinco io!
Riesco a rivivere quel momento le urla di dolore della mia mamma, i pianti disperati dei miei figli e sento il cuore di mio padre che si rompe in mille pezzi…!
E x beffa quell’uomo continua a distruggere le vite dei miei cari… mandando cartoline e lettere da quel posto che per lui dovrebbe essere una punizione per avermi ucciso senza umanità davanti ai nostri figli!
Mi chiamo NORINA MATUOZZO ero una brava ragazza, una BUONA FIGLIA ma soprattutto ero una BRAVA MAMMA, sono stata uccisa da mio marito perché non ho accettato il suo ennesimo tradimento…!
E sono l’ennesima vittima di femminicidio e purtroppo non sarò l’ultima…

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CHIEDO SOLO DI NON ESSERE DIMENTICATA! E chiedo allo Stato di non abbandonare chi ha la forza di denunciare… ma vive nel terrore!

GIUSTIZIA PER NORINA !”

Femminicidio di Melito, Tamburrino scarcerato per il tentato omicidio della mamma di Norina Matuozzo

Scarcerato per l’accusa di tentato omicidio nei confronti della suocera, ma resta in cella per aver ammazzato la moglie. Questa la decisione presa dal Tribunale del Riesame di Napoli, XII Sezione, a carico di Salvatore Tamburrino, finito in galera dopo il femminicidio di Melito. I giudici del tribunale delle Libertà hanno accolto le argomentazioni fornite dell’avvocato Domenico Smarrazzo, riguardanti l’annullamento dell’accusa di tentato omicidio della suocera a carico di Tamburrino. L’uomo, era accusato di aver esploso un colpo di pistola all’indirizzo della mamma di Norina Matuozzo, dopo aver fatto fuoco contro la moglie la mattina del 2 marzo. L’indagato resta in carcere per l’omicidio della 33enne.

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