«Nunzia D’Amico si o sang mij», sul profilo di Errico lodi alla ‘Passillona’ del Conocal

«Nunzia D’Amico e Mariano Pacciani sit o sang mij». Campeggia questa scritta sul profilo di Emanuele Errico detto ‘Pisellino’, il 19enne ucciso al Conocal nell’ennesimo agguato consumatosi nella periferia orientale di Napoli. Quella frase suona come un atto d’amore per la ‘Passillona’ del Conocal ossia colei che aveva ereditato il potere dei ‘fraulella’ (i D’Amico appunto) quando il fratello Antonio era finito in carcere. La ‘Passillona’ che aveva creato un mini esercito per combattere i De Micco, gli storici nemici di quelli del Conocal. Tra i post condivisi dal ragazzo anche frasi a favore di Mariano Buonomo detto ‘Pacciani’, un nome emerso grazie al collaboratore di giustizia Gaetano Lauria ‘o somaliano:«Tra gli affiliati al clan D’Amico indico Mario Buonomo detto Pacciani, che ha anche partecipato al ferimento di Mimmo Limatola e a quello di Gaetano ‘o cafone di Caravita, persona vicina a Fabio Riccardi. Prima del mio ingresso al Conocal, Buonomo mi disse di aver partecipato anche al ferimento del figlio di Francesco De Marrino. Mariano Abbagnara ha partecipato a entrambe le azioni». Già, Mariano Abbagnara, lo stesso che ha partecipato al film documentario Robinù di Michele Santoro, lo stesso che a soli 16 anni è stato arrestato come l’autore dell’omicidio di Raffaele Canfora, 24 anni di Secondigliano: il giovane fu trucidato per un debito riguardante una partita di droga. Sia Abbagnara che la ‘Passillona’ campeggiano sul profilo di Errico molte volte: lodi, frasi d’amore, cuori, catene. Tutto lo scibile del linguaggio social utilizzato come simbolo di fedeltà e appartenenza ai signori del Conocal.