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venerdì, Aprile 19, 2024
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Nuovo presidente della Repubblica, voti anche per De Luca e un ex giocatore del Napoli

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Al via nell’Aula di Montecitorio la seconda votazione del Parlamento seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio.

Letizia Moratti, Carlo Nordio, Marcello Pera. Sono queste le candidature decise dal centrodestra nel corso del vertice con i leader della coalizione.

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Dopo le 672 schede bianche della prima chiama, si annuncia al buio anche la seconda votazione per la presidenza della Repubblica. In attesa che inizi il vertice del centrodestra, i leader della coalizione provano a definire una rosa dei nomi da presentate al resto dei partiti. L’idea è quella di arrivare ad una terna ed al momento i nomi sarebbero quello dell’attuale presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati dell’ex magistrato Carlo Nordio e dell’ex presidente di palazzo Madama Marcello Pera. “Sono assolutamente fiducioso e soddisfatto”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini uscendo da Montecitorio. “Spero di chiudere entro questa settimana con soddisfazione di tutti o di tanti sul Quirinale, poi il governo corre, corre”, ha aggiunto. “Draghi è a Chigi e lavora bene a Chigi“, ha risposto Salvini.

Il voto di ieri 

Ad ottenere il maggior numero di preferenze è stato il magistrato napoletano Paolo Maddalena (36), seguito dal presidente uscente Sergio Mattarella (16). Nove i voti per il ministro della Giustizia Marta Cartabia, sette quelli per Berlusconi, Cassinelli, Guido De Martini e Tasso.

Anche il medico e deputato partenopeo del Partito democratico Paolo Siani ha ottenuto due preferenze. Un voto anche per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e per l’ex portiere del Napoli Dino Zoff.

Le ipotesi

Alle 10 il leader del Carroccio ha incontrato i grandi elettori del Carroccio. “Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto – ha spiegato la Lega in una nota -. È infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”.

Dopo la fumata nera del primo giorno si prevede, è difficile, dunque, ipotizzare che una soluzuone arrivi oggi con i partiti schieratio sui due versanti opposti e pronti a fare una prova sui numeri. Slitta alle 17.15 il vertice di M5s, Pd e Leu che era previsto alle 15: i leader dei tre partiti, a quanto si apprende, valuteranno di presentare una rosa di candidati per il Quirinale. La decisione sarà assunta anche alla luce dell’esito del vertice di centrodestra.

No a un profilo come quello di Franco Frattini per la presidenza della Repubblicasu questa linea ci sarebbe una sponda tra Matteo Renzi ed Enrico Letta, si apprende da fonti di Iv e viene confermato da fonti del Nazareno. L’opinione condivisa – come testimoniano le dichiarazioni di queste ore di Pd e Iv – è che in una fase delicata per la crisi Ucraina serva un profilo di presidente della Repubblica “europeista e atlantista”.

Ma Enrico Letta avverte il centrodestra: “Il mio ruolo – dice in una intervista alla Cnbc – è proteggere Mario Draghi ed è assolutamente importante averlo nelle istituzioni del Paese”. Il segretario del Pd ha aggiunto di ritenere il premier ed ex presidente della Bce “un asset straordinario”.

Quello che ha l’asso in mano per chiudere questa partita si chiama Matteo Salvini, ha l’asso in mano e deve scegliere quando calarlo”, ha detto il leader di Italia viva a Radio Leopolda. Secondo Renzi, il leader della Lega “ha quattro ipotesi: insistere su un nome di centrodestra anche contro un pezzo del parlamento, sperando che passi. Cercare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro; terza ipotesi accordo con Conte; infine un sistema di usato sicuro. Queste sono le olimpiadi della politica. Suggerisco di utilizzare nelle prossime 24, 36 ore di far prevalere la politica , se vanno alla ricerca di effetti speciali rischiano di far la fine di Bersani”. “Spero che la presidenza inizi a far votare due volte al giorno: c’è una crisi pensantissima in Ucraina, la crisi economica su energia e gas, regole assurde a scuola per la dad, almeno il Parlamento abbia la consapevolezza di quello che si sta giocando. Il mio è un appello a fare presto”, ha spiegato Renzi, poi, parlando in transatlantico alla Camera.

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