Domenico Gargiulo fu attirato in trappola da persone di cui si fidava e con l’inganno fu condotto all’interno di un appartamento del Don Guanella, dove fu ucciso con un colpo di pistola alla nuca.
E’ quanto viene fuori dal racconto del collaboratore di giustizia Salvatore Roselli, detto Frizione, un tempo affiliato prima al clan Di Lauro e poi agli Amato-Pagano, che ribadisce come l’omicidio di Sicc ‘e Penniell fosse stato messo a segno dai clan Licciardi e Sautto.
Salvatore Roselli: “Ritornando al mio incontro con Genny Sautto, che precedette quello a casa di Antonio Abbinante, io fui molto diretto con Genny Sautto, dando per scontato, che l’omicidio fosse stato commesso da loro, cioè dai clan Licciardi e Sautto, perché il luogo in cui era stato trovato il cadavere portava la loro firma. E lui mi confermò che erano stati loro.
Non chiesi come sapesse che Sicc e ‘penniell era stato confidente delle Forze dell‘Ordine; gli chiesi perché lo avevano fatto trovare nel Don Guanella perché così facendo avevano
messo la loro firma sotto quell’omicidio. Lui mi disse che avevano avuto un problema a
spostarlo. Non gli chiesi chi fosse stato l‘esecutore materiale, pensando che me lo dicesse lui.
Invece, non me lo disse ed io, ripeto, non glielo chiesi. Mi disse che era stato ucciso in una
casa del Don Guanella, che lo stavano spostando e che avevano avuto un problema, senza
precisarmi quale”.