L’omicidio di Giuseppe Grassi è stato ricostruito anche grazie alle dichiarazione di Salvatore Roselli, infatti, il collaboratore di giustizia ha dato un contesto ai magistrati della DDA di Napoli. In un verbale del giugno 2023, l’ex ras Frizione ha dichiarato: “La vittima è stata ammazzata per aver ucciso, circa una settimana prima, un ragazzo di 18 anni a Forcella. Grassi aveva chiesto a Carmine Pagano il permesso di picchiare questo ragazzo che usciva con la sua ex moglie e che, se ricordo bene, apparteneva alla famiglia Stolder… Non mi meravigliai dell’omicidio in quanto che Grassi aveva fatto un guaio, in quel periodo non era possibile uccidere qualcuno senza il permesso dei capi del clan“.
L’epurazione interna agli Amato-Pagano
Raffaele Amato e Cesare Pagano hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per l’omicidio di Grassi. I due boss Scissionisti sono accusati dalla DDA di Napoli di essere stati i mandanti. Carmine Pagano e Raffaele Amato jr avrebbero chiesto l’autorizzazione per il delitto.
Amato jr e Rito Calzone avrebbero svolto il ruolo di specchiettisti attirando la vittima ai Sette Palazzi. Proprio in via Labriola sarebbero entrati in azione i killer Oreste Sparano e Antonio Matrullo. La vittima è stata colpita da cinque colpi di pistola ed è spirata il 21 marzo 2008 all’ospedale Cardarelli. Si tratterebbe di un’epurazione interna al clan Amato-Pagano.
Omicidio del clan a Forcella, i segreti svelati dai pentiti degli Amato-Pagano


