Non ci sarà nessuno sconto di pena per Innocent Oseghale, il 35enne accusato di omicidio e violenza sessuale di Pamela Mastropietro la 18enne uccisa nel 2018; al termine di un lungo percorso giudiziario è stato condannato all’ergastolo.
Il crudele omicidio di Pamela Mastropietro
Dopo la fuga da una comunità di recupero a Corridonia, Pamela venne avvicinata da Oseghale e ritrovata in due valige. E’ stata infatti fatta a pezzi e i suoi resti lavati con la varechina. In tutti i gradi di giudizio l’accusa ha sostenuto che questo fosse un modo per cancellare proprio le tracce dello stupro.
Nel processo di Appello bis è stata decisiva la testimonianza del tassista e dell’automobilista che avevano incontrato Pamela nelle ore precedenti, offrendole un passaggio in cambio di sesso. Rapporti con preservativo e dunque consenzienti a differenza di quello con Oseghale.
I giudici della Cassazione confermano l’ergastolo
“E’ ciò che mi aspettavo da sei anni, è quello che speravo, la mia battaglia non finisce qui su eventuali altre responsabilità” ha detto Alessandra Verni la mamma di Pamela. “Chiedo ad Oseghale di pentirsi e di dire chi era con lui. Non voglio che esca di prigione tra soli 10 anni. In occasione dell’anniversario della morte, il prossimo il 30 gennaio, organizzerò una fiaccolata” continua.