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martedì, Aprile 16, 2024
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Omicidio Tipaldi, il figlio di Nanà freddato con 10 colpi al petto: a Miano venti di faida di camorra

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Non è un personaggio qualunque ma il figlio del ras, quello di Giuseppe Tipaldi è un omicidio eccellente. Il papà della vittima è infatti il ras Gaetano Tipaldi, detto Nanà.  Questa notte un uomo è stato ucciso in un circolo ricreativo di via Janfolla nei pressi del civico 444. A cadere sotto i colpi dei sicari Giuseppe Tipaldi, conosciuto come Peppe a recchia, figlio del ras Gaetano alleato dei Cifrone della parte alta di Miano. Secondo la prima ricostruzione Tipaldi sarebbe stato ucciso poco dopo le due nel circoletto in cui si trovava in compagnia di altre persone al momento resisi irreperibili. Per il 38enne, reale obiettivo dei killer, non c’è stato scampo. Almeno 10 i colpi esplosi, di cui grande parte al petto e al basso ventre e uno verso il cuore. Si riaccende dunque la guerra a Miano.

Il papà è Gaetano Tipaldi

Gaetano Tipaldi, domiciliato a Gaeta da tempo, era stato colpito il 17 ottobre da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli per estorsione in concorso con l’aggravante associativa mafiosa.

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Il 68enne, che secondo gli inquirenti aveva un ruolo di dirigente e organizzatore del sodalizio criminale operante nell’area a Nord di Napoli, fu catturato al termine di un’indagine condotta per due giorni dai militari della Compagnia di Formia tra le province di Latina, Caserta e Napoli, avvalendosi dell’ausilio di mezzi tecnici e attivita’ di osservazione, controllo e pedinamento. Tipaldi fu rintracciato a Napoli, nel quartiere Miano, in procinto di allontanarsi per rifugiarsi altrove rendendosi irreperibile.

I colpi di pistola lo scorso agosto

Lo scorso agosto in via Vincenzo Janfolla a Miano, furono sei colpi di arma da fuoco contro un barber shop che appartiene al genero di Gaetano Tipaldi alias “E nana’ “.

L’ultimo omicidio a Miano quello di Antonio Avolio: era il 24 giugno

Era il 24 giugno quando fu commesso l’ultimo omicidio a Miano. I killer entrarono in azione per uccidere Antonio Avolio. Era ritenuto vicino al gruppo che fu di Oscar Pecorelli, storico ‘colonnello’ del clan Lo Russo, Antonio Avolio, il 30enne venne ucciso in via Teano, nel cuore del rione San Gaetano (leggi qui l’articolo). Un omicidio che fa ripiombare Miano e l’area nord nella paura di una nuova guerra di camorra. Secondo la prima ricostruzione Avolio era in sella ad un motociclo Honda SH. È stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco, uno di questi alla zona cervicale. Nel 2016 fu arrestato per estorsione e nel 2020 è stato scarcerato dal penitenziario di Tolmezzo, in provincia di Udine. Indagini a cura dei carabinieri della Compagnia Stella e del Nucleo Investigativo di Napoli. Avolio in questo periodo potrebbe essersi avvicinato al gruppo che è ritenuto egemone nella parte alta di Miano, quello dei Cifrone-Tipaldi. Gruppo che, stando sempre alle ultime informative, sarebbe in arretramento rispetto a giovani leve del quartiere pronte a subentrare alle vecchie consorterie criminali.

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