Una fonte anonima apre un nuovo fronte nell’inchiesta. Nella prima puntata dell’inchiesta il programma di Italia 1 ha raccontato tutto quello che sembra non tornare nella ricostruzione di quella notte. Nella seconda parte la puntata è dedicata sul numero curiosamente alto di carabinieri a vario titolo coinvolti nella vicenda. Nella terza parte invece Le Iene si sono concentrate sul giro di droga nella frazione di Acciaroli. Il sindaco Vassallo ha spesso chiesto duri interventi per arginare lo spaccio.
Nella puntata di ieri, ii giornalisti, spinti dalla fonte, hanno approfondito il possibile ruolo di una figura molto importante: l’ex generale dei Carabinieri e fondatore dei Ros Domenico Pisani. E sembra che i rapporti tra lui e il sindaco Vassallo non fossero esattamente idilliaci. Dietro a queste tensioni ci sarebbe stata la richiesta del militare di concedere ai fratelli Esposito una concessione balneare, rifiutata però da Vassallo.
Il lido in questione avrebbe dovuto essere gestito dalla figlia del generale, Ausonia. Ausonia, vigilessa ad Albano Laziale, fu coinvolta l’anno successo alla morte del sindaco in un famoso caso di cronaca: si sarebbe trovata coinvolta in un caso di spaccio di droga, sfociato in una sparatoria in cui morirono due persone, come sottolineato a Le Iene.
“Ma – sempre secondo Le Iene – la persona che avrebbe materialmente sparato alle due vittime è Sante Fragalà, all’epoca compagno di Ausonia. Entrambi sono stati condannati per quegli omicidi: Fragalà a 26 anni di carcere, la figlia del generale Pisani a 16 anni. Questo fatto di cronaca sarebbe collegato alla morte di Angelo Vassallo per un dettaglio, cioè la pistola posseduta da Ausonia ma originariamente proprietà del generale. La perizia svolta sulla pistola, però, avrebbe escluso che si tratti della stessa arma.
In ballo però ci sarebbe anche un’altra pistola: sembra infatti che Ausonia Pisani quel giorno avesse con sé un’altra arma, dello stesso modello ma con la matricola abrasa.
Dopo la condanna per quel doppio omicidio Sante Fragalà è diventato un collaboratore di giustizia e ha contribuito a far arrestare quasi tutti i componenti della sua famiglia. Non sappiamo se esista un possibile collegamento tra questa vicenda e l’omicidio di Angelo Vassallo: Le Iene, alla fine del servizio ribadiscono l’appello a chiunque conosca qualsiasi dettaglio su questa storia a contattare per aiutare a fare luce su questo mistero irrisolto.