Dopo undici anni di latitanza e una caccia all’uomo condotta su tre continenti, si è conclusa in Romania la fuga di Adrian Constantin Budu, narcotrafficante considerato tra i più pericolosi e attivo in un giro internazionale di stupefacenti dal valore miliardario. Budu, condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli grazie a un’operazione coordinata dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello partenopea.
La cattura rappresenta l’esito di un’indagine di lunga durata, caratterizzata da un lavoro investigativo continuo e supportato dalle tecnologie più avanzate, svolto in stretta collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e la Direzione Centrale della Polizia Criminale. Un coordinamento transnazionale che ha permesso di tracciare i movimenti del latitante e localizzarne con precisione il rifugio.
Gli inquirenti definiscono l’arresto “il punto d’arrivo di una sfida investigativa enorme”, simbolo di come cooperazione internazionale e tecnologica possano costituire strumenti decisivi nella lotta alle organizzazioni criminali e al traffico globale di droga.
L’operazione chiude una delle più lunghe e complesse ricerche recenti nel settore del narcotraffico. Per Budu, che per oltre un decennio aveva evitato la cattura spostandosi tra più Paesi, il tentativo di sfuggire alla condanna si è concluso in un appartamento rumeno. Un epilogo che suona come monito per chi pensa di potersi sottrarre alla giustizia.


