Un giudizio alquanto negativo, che crea rabbia. I gestori di bar e locali, già messi alle prese da un anno e mezzo con la crisi dovuta alla pandemia, non hanno preso affatto bene l’ordinanza regionale che vieta il consumo di cibi e bevande negli spazi pubblici antistanti gli esercizi commerciali. Il provvedimento, firmato dal governatore Vincenzo De Luca, entrerà in vigore dal 23 dicembre e si protrarrà sino al 1 gennaio.
I commenti
Caustico il commento di Filippo Boccoli presidente del Consorzio Baretti di Chiaia. «Gli emiliani meritano il governatore Bonaccini. I veneti il governatore Zaia… i campani, Napoli in primis, meritano il governatore De Luca. Speriamo soltanto che oltre il 31 marzo non vengano prolungati i poteri conferiti ai presidenti di Regione vista la proroga dello stato d’emergenza».
Un appuntamento fisso dei giovani, almeno sino al prima dell’esplosione del Covid, era quella del 24 pomeriggio da “Peppe Spritz”, alias Giuseppe Pianese gestore in piazza Bellini del bar “Caffè dell’Epoca. L’anno scorso i divieti di assembrarsi dinanzi a suo locale, confermato anche quest’anno. «Io non mi spiego del perchè queste decisioni vengano prese sempre una settimana prima che entrino in vigore» afferma Pianese amareggiato. “Peppe Spritz” aggiunge: «Ho acquistato merce per oltre 20.000 contando di poter vendere, questi soldi comunque li dovrò mettere in fattura e pagarli. Se avessimo lavorato regolarmente, sarebbero serviti per pagare i dipendenti e sostenere altre spese. Questi soldi sarebbero serviti per coprire gennaio e febbraio, di solito mesi più difficili».
Dunque, niente fila al suo bar, niente brindisi in piazza con studenti e lavoratori fuori sede che aspettavano la vigilia di Natale per riunirsi. “Peppe Spritz’‘ non sarà la star del Natale 2021. «Con queste limitazioni, tenere aperto il locale il 24 forse sarà inutile. Il pensiero alla salvaguardia della salute è costante, anche io ho famiglia ma purtroppo assistiamo a una demonizzazione della movida. La crisi ancora si fa sentire, io non sono certo la Banca d’Italia nè la Fiat. Se si continua in questo modo, il turismo a Napoli morirà con tutte le conseguenze del caso» avverte Pianese.
Secondo Rosanna Bazzano del Caffè “Il Tempo del Vino e delle rose” di piazza Dante «la gente ogni volta che apprende degli aumenti del contagio non esce più di casa perchè spaventata. Il commercio è ancora in crisi».