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venerdì, Marzo 29, 2024
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Famiglia minacciata nel Parco Verde, ‘accusata’ della soffiata ai carabinieri

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato 5 persone nel Parco Verde di Caivano. Il fermo indiziato di delitto emesso dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea. Tutti ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, detenzioni di armi, violenza privata e danneggiamento aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.

I RISULTATI DELLE INDAGINI

Il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e la Dda di Napoli hanno fatto emergere diversi reati nel corso dell’indagine. L’esistenza di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con base al Parco Verde di Caivano. La presenza di laboratorio usato per la preparazione e il confezionamento di droga. La presenza di un arsenale composto da 2 pistole, 4 caricatori per fucile mitragliatore kalashnikov.

TERRORIZZAVANO GLI ABITANTI DEL PARCO VERDE

Inoltre sono documentati numerosi episodi spaccio, infatti, sono stati sequestrati oltre 5 mila euro al capo della banda. Accertate infine le minacce dell’organizzazione nei confronti di un’intera famiglia residente nel Parco Verde.

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L’INCUBO NEL PARCO VERDE

Il loro incubo iniziò dopo la scoperta del laboratorio da parte dei carabinieri, perciò la banda accusò la famiglia di un’ipotetica soffiata. Le forze dell’ordine hanno smentito poi che l’operazione fosse iniziata dopo le indicazioni del nucleo familiare. Purtroppo la banda danneggiò le auto familiari, ma gli episodi non sono stati denunciati per il timore di evidenti ritorsioni.

IL SEQUESTRO DI DROGA

Complessivamente sequestrati 570 grammi di tipo hashish, suddivisi in 600 dosi, nonché circa 200 grammi di marijuana dell’organizzazione. Tolti dalle mani della banda quindi circa 8 mila euro in contanti, ritenuti frutto dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti. All’esito dell’udienza di convalida il Gip ha emesso ordinanza in carcere nei confronti dei 5 fermati.

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