“Mio figlio un ragazzo tranquillo. Spero che i responsabili paghino. Era il sole della mia vita: mi hanno tolto tutto. Non riesco a capire cosa sia accaduto: un errore o una fatalità“, queste le dichiarazioni rilasciate dalla mamma di Pasquale Nappo al TgR Campania.
“Mi chiedo cos’è accaduto e non trovo risposta. Credo sia stato un errore, una fatalità in cui mio figlio non c’entrava“, continua. “Quando successero i casi di Francesco Pio Maimone e Santo Romano mi sentii male, non avrei mai pensato potesse accadere a me una cosa del genere”.
L’ultima chiamata di Pasquale al papà: “Sono alla festa a Napoli”
Il padre di Pasquale Nappo ha parlato dopo la tragica morte del figlio. “Era lì con gli amici ed è stato sparato. Verso mezzanotte ho sentito mio figlio per l’ultima volta dicendomi che stava a Napoli: doveva fare una festa di 18 anni e doveva fare una sorpresa. Poi all’una e mezza abbiamo avuto la telefonata. Era al ritorno da una serata e si era fermata in piazzetta. Era tranquillo e sereno: non c’era stato nessun litigio. Era un ragazzo tranquillo, lavorava perché voleva mantenersi da solo. Chiediamo giustizia per Pasquale“, questo l’appello di Salvatore.
L’intervista al papà di Pasquale Nappo
Pasquale era in compagnia di alcuni amici, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali. Gli investigatori, infatti, non escludono che il vero bersaglio non fosse lui: il ragazzo potrebbe essere una vittima accidentale, finita nel mirino di un regolamento di conti che non lo riguardava direttamente. Il 18enne viveva a Scafati nel quartiere Mariconda.

