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venerdì, Maggio 3, 2024
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Paura nel carcere di Nisida, detenuto dà fuoco alla cella: 3 agenti intossicati

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L’estate rovente preannunciata appena cinque giorni fa dal SAPPE inizia a materializzarsi”: lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del Coordinatore regionale per la Campania Federico Costigliola, commentando quanto avvenuto ieri nell’Istituto penale per minorenni di Nisida.

“Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, un detenuto ha dato fuoco alla propria cella utilizzando il materasso, i vestiti e lo stendino in plastica presente in essa. Il fumo irrespirabile ha avvolto l’intero reparto detentivo e solo grazie al pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria in servizio si è riusciti ad evitare il peggio”, ricostruisce il sindacalista. “Gli Agenti, infatti, utilizzando anche le maschere antigas, sono riusciti a portare fuori dal reparto detentivo tutti i detenuti presenti e a domare le fiamme, anche se tre poliziotti sono rimasti intossicati e son dovuti ricorrere alle cure mediche del nosocomio più vicino, riportando tutti una prognosi di sette giorni. Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco che hanno dichiarato l’inagibilità del reparto coinvolto dall”incendio”. 

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Il SAPPE esprimendo la propria vicinanza ai colleghi intossicati ed il proprio plauso al personale in servizio, denuncia: “Il carcere minorile di Nisida ospita circa 20 detenuti di origini straniere, per lo più maghrebini, su una conta totale di circa 55 detenuti, quasi tutti con problemi psichiatrici, ed è proprio la gestione di questo tipo di utenza che sta creando serie problematiche al Personale di Polizia Penitenziaria di Nisida. Con la riapertura dell’Ipm di Treviso e con il rientro in sede disposto dal Dipartimento degli Agenti di Polizia Penitenziaria precedentemente distaccati a seguito della chiusura di detto IPM, sarebbe il caso che il Dipartimento preveda il rientro presso detta struttura anche di quei detenuti stranieri, ora presenti a Nisida che, nel rispetto della propria territorialità, vengano riassegnati all’IPM di Treviso”.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime solidarietà agli Agenti aggrediti e richiama i vertici ministeriali ad intervenire tempestivamente: “Chiediamo al Dipartimento della giustizia minorile e di comunità di intervenire con sollecitudine. Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al personale in servizio all’istituto per minori di Nisida ed in particolare a quello che è rimasto intossicato dai fumi dell’incendio, chiediamo che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per risolvere le problematiche del personale del Corpo in servizio a Nisida e più in generale per fronteggiare le continue situazioni ad alta tensione a danno del personale della polizia penitenziaria. Bisogna anche evidenziare – conclude – che negli istituti per minori sono spesso ristretti pericolosi criminali, considerato anche che da qualche anno, a causa di una scellerata riforma, sono ristrette persone fino a 25 anni di età».

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