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venerdì, Marzo 29, 2024
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Poliziotti uccisi a Trieste, uno era di Napoli: Pierluigi e Matteo ammazzati da due stranieri

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I due agenti colpiti durante una sparatoria davanti alla Questura di Trieste sono morti. Avevano riportato ferite gravissime.  I due agenti morti avevano circa 30 anni. Secondo quanto si è appreso, nella sparatoria sarebbero rimasti feriti altri tre agenti e uno dei due fratelli aggressori. Nessuno di questi quattro sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. A sparare sarebbero stati due stranieri di origine dominicana. Pierluigi Rotta, 34 anni di Napoli e l’agente Matteo De Menego, 31 anni di Velletri, sono morti questo pomeriggio a Trieste in uno scontro a fuoco con due rapinatori che avevano arrestato. La sparatoria è avvenuta poco prima delle 17 nella Questura di Trieste. Secondo una nota della stessa Questura.

Pierluigi è dell’area ovest di Napoli, da ragazzo ha frequentato la scuola Wilfredo Pareto di Pozzuoli. Era un grande tifoso del Napoli e molto legato alla sua terra, quella dei Campi flegrei che aveva anche come immagine di copertina sul suo profilo Facebook.

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La testimonianza

Secondo un testimone, il rapinatore ferito e rimasto a terra urlava “Non voglio l’ambulanza, portami via, scappiamo!”. Secondo altre fonti, uno dei due fermati ha chiesto di essere accompagnato in bagno ed è riuscito a sottrarre l’arma a uno degli agenti. Dopo aver sparato ha tentato la fuga nei sotterranei della Questura e poi all’esterno, dove è stato ferito dagli agenti che lo seguivano

Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il presunto autore di una rapina sarebbe andato in Questura accompagnato dal fratello. Per ragioni non ancora individuate uno oppure entrambi, avrebbero sfilato la pistola a uno o due agenti, sparando e ferendo due poliziotti. Altri agenti presenti avrebbero risposto al fuoco e ferito il fratello, che sarebbe già stato portato in ospedale con una ambulanza. Non è invece chiaro dove si troverebbe il responsabile della rapina. Secondo alcuni testimoni si troverebbe all’interno della Questura.

 

Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall’interno della Questura. Pochi istanti dopo l’uomo ha detto di aver visto un giovane uscire di corsa dalla Questura con in mano un’arma. Quest’ ultimo avrebbe provato ad aprire un’auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente perché la vettura era chiusa. Subito dopo sono giunti alcuni agenti che lo hanno bloccato a terra.

Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il rapinatore sarebbe andato in Questura accompagnato dal fratello. Per ragioni non ancora individuate uno oppure entrambi, avrebbero sfilato la pistola a uno o due agenti, sparando e ferendo due poliziotti. Altri agenti presenti avrebbero risposto al fuoco e ferito il fratello, che sarebbe già stato portato in ospedale con una ambulanza. Non è invece chiaro dove si troverebbe il responsabile della rapina. Secondo alcuni testimoni si troverebbe all’interno della Questura.

Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall’interno della Questura. Pochi istanti dopo l’uomo ha detto di aver visto un giovane uscire di corsa dalla Questura con in mano un’arma. Quest’ ultimo avrebbe provato ad aprire un’auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente perché la vettura era chiusa. Subito dopo sono giunti alcuni agenti che lo hanno bloccato a terra. (ANSA)

La dinamica.

Uno dei due aggressori, portati in Questura dopo un servizio sul furto di uno scooter, ha ingaggiato una colluttazione con gli agenti dopo essere stato accompagnato in bagno. L’uomo così riesce a sottrarre la pistola dalla fondina del poliziotto ed a sparare. Due agenti muoiono. Subito immobilizzato uno dei due fermati, l’altro ha tentato la fuga nei sotterranei della questura ed è stato in seguito bloccato dai poliziotti. Questa una prima ricostruzione di quanto avvenuto, secondo fonti investigative.

Fedriga in partenza per Trieste. 

«Partirò immediatamente per Trieste dove questo pomeriggio è avvenuta una sparatoria, per incontrare il questore e chiarire le dinamiche di questo evento drammatico». Lo ha detto il presidente della Regione Massimiliano Fedriga lasciando un convegno del Cantiere Friuli dell’ateneo friulano, dove veniva presentato un libro, dopo aver appreso telefonicamente della sparatoria avvenuta a Trieste.

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