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venerdì, Marzo 29, 2024
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Prolungamento anno scolastico e ritorno alla Dad, le proposte di Draghi e De Luca mandano in tilt la scuola

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Giornata convulsa sul fronte scuola quella di ieri. Prima le indiscrezioni in mattinata sulla volontà di Draghi di prolungare il corso scolastico fino in estate per recuperare le ore perse. Poi in serata la decisione di De Luca di demandare ai prefetti e sindaci la decisione sul ritorno alla Dad nei comuni più a rischio covid.

I sindacati contro Draghi

Sulle dichiarazioni di Mario Draghi riguardo i punti fondamentali del programma di governo sull’istruzione e in particolare sulla rimodulazione del calendario scolastico, sono arrivate le reazioni delle sigle sindacali. Dopo le perplessità esternate da Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, dopo la formale validità data alla didattica a distanza, ecco che anche la Flc Cgil, attraverso le parole del segretario Francesco Sinopoli all’Ansa, si schiera contro le aule piene a giugno: “Ci sono scuole che hanno bisogno di far fare recuperi ai propri alunni, altre no, si deve consentire alle scuole di programmare i recuperi, dando loro autonomia e prevedendo le risorse. Non mi convince la generalizzazione del prolungamento del calendario scolastico e serve comunque un investimento”.

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Anche la Gilda degli insegnanti non si discosta molto dalla linea intrapresa da Cisl Scuola e Flc Cgil. Il leader Rino Di Meglio è molto chiaro: “Definire tempo perso il lavoro svolto durante questo difficilissimo anno pandemico significa partire con il piede sbagliato. Di tutto si può discutere, ma sempre rispettando chi si è fatto in quattro con la Didattica a distanza. Senza, poi, dimenticare che, salvo rare eccezioni, la scuola dell’infanzia e la primaria hanno continuato con la didattica in presenza. Da insegnante trovo inutile protrarre le lezioni di un paio di settimane. A parte le difficoltà oggettive che comporterebbe, sia da un punto di vista organizzativo con gli esami di fine ciclo, sia da un punto di vista climatico, con edifici scolastici perlopiù inadeguati, un tale provvedimento si rivelerebbe inefficace rispetto al recupero degli apprendimenti da parte degli alunni. Piuttosto, risulterebbe più opportuno finanziare corsi di recupero individuali per gli studenti rimasti realmente indietro”.

De Luca sui contagi a scuola

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ritiene che la didattica in presenza vada sospesa in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, visto l’incremento dei contagi. Lo apprende l’ANSA dopo la riunione dell’Unità di Crisi della Campania alla sua presenza sulla verifica della situazione covid nelle scuole.

La riunione si è svolta dopo un altro tavolo con i direttori generali delle Asl che gli hanno prospettato i dati dei contagi nelle scuole.
L’intenzione di De Luca, apprende l’ANSA, sarebbe di inviare una raccomandazione ai sindaci e ai Prefetti della Campania per attuare la chiusura in presenza e demandare ogni ordine di scuola alla dad. Se non ci fosse esecuzione positiva, la Regione agirebbe da sola con un’ordinanza.

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