venerdì, Agosto 15, 2025
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Prostituta picchiata e rapinata, in manette tre ragazzi a Caivano

Calci, schiaffi, pugni, fino a ridurre quasi in fin di vita una donna. E tutto per soltanto 300 euro. I carabinieri del nucleo operativo della compagnai locale di Caivano hanno dato esecuzione a  tre ordinanze di custodia cautelare. In manette sono finiti tre ragazziun 20enne e due 19enni residenti tra Parco Verde e il rione Iacp – accusati di rapina aggravata contro una donna di origini cubane. A riportare le notizia è il Corriere del Mezzogiorno.

La vicenda

La vicenda risale al 12 febbraio 2025, quando i tre indagati contattarono telefonicamente la donna – il cui numero fu trovato online su un sito di incontri – per consumare un rapporto sessuale. Così i tre si recarono nella sua abitazione, sita nella zona di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Ma l’obiettivo non era assolutamente trascorrere una notte con la donna, ma derubarla del denaro contante di cui disponeva in casa.

L’aggressione

L’aggressione era già bella che pianificata. Addirittura, stando a quanto dichiarato dai tre delinquenti, avrebbero valutato se recarsi nell’appartamento della donna armati. Ma alla fine si sono convinti che, tutto sommato, sarebbero stati più che sufficienti “due o tre cazzotti“. Appena giunti sul posto, i tre decisero di non entrare nell’abitazione della donna senza aver prima pagato quanto stabilito: si trattava di uno stratagemma che serviva per capire dove la donna nascondesse i soldi. Così, prima ne entra uno, poi un altro.

E già nel momento in cui entra il secondo ragazzo, ecco che si scatena l’inferno: volano sin da subito ginocchiate, pugni e cazzotti, finchè i malviventi non l’afferrano per i capelli, sbattendola ripetutamente contro le pareti e i mobili dell’appartamento. Il tutto sarebbe durato per diversi minuti, finchè il responsabile dell’aggressione non avrebbe dichiarato di “essere stanco“. Uno degli indagati ha persino confessato: “L’ho spezzata a terra. La mia gamba si è gonfiata! Mi sento il ginocchio spostato! Se fossimo rimasti lì altri due minuti l’avrei uccisa, non mi sarei fermato“. Un dato che rileva come i pugni sarebbero stati molto di più di due o tre. Nel frattempo che massacravano la donna, uno di loro sarebbe riuscito a rubare dal cassetto di un comodino 300 euro 6 banconote da 50 euro. Successivamente si sarebbero dati alla fuga.

La denuncia

La donna – che ha riportato lungo tutto il suo corpo gravi ferite in seguito all’aggressione – ha comunque trovato la forza di denunciare. Alle autorità competenti ha parlato di una generica auto scura. Ma nel corso delle sue dichiarazioni sono emersi tanti latri particolari molto utili: ha infatti parlato di un tatuaggio sull’avambraccio destro di uno dei tre, e ancora di un taglio di capelli molto particolare, lunghi fino all’orecchio, di un altro.

Il provvedimento è ancora in fase preliminare. Tuttavia, al momento, i tre sono ritenuti innocenti.