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Racket e droga per il clan De Rosa a Qualiano, fissato il processo per 6 imputati

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Il Giudice per le indagini preliminari Dott. Giovanni Vinciguerra ha fissato per il giorno 24.10.2025 alle 9 l’udienza col rito abbreviato nel processo a carico contro i presunti esponenti del clan De Rosa di Qualiano.

Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione consumata e tentata, tutti aggravati dal metodo mafioso.

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L’operazione fu il frutto di un’articolata attività investigativa condotta sotto il coordinamento della Dda partenopea e culminata in una serie di riscontri sul campo da parte dei militari dell’Arma. In totale gli indagati a piede libero sono 16. Sette sono finiti in carcere, 3 ai domiciliari. Tutti gli altri sono indagati a piede libero.

In carcere finirono Ugo De Rosa, Salvatore Di Marino, Salvatore Palma, Michele Di Palma, Nicola Di Palma, Antonio Ercole. 

Nel collegio difensivo gli avvocati Annalisa Mancini, Ferdinando Letizia, Luca Mottola, Bruno Carafa e Cesare Amodio.

L’inchiesta

Secondo una nota firmata dal procuratore Nicola Gratteri, il clan avrebbe esercitato un controllo capillare del territorio, imponendo il racket a imprenditori e commercianti locali mediante intimidazioni e minacce legate al nome e al peso criminale dell’organizzazione. Le vittime, piegate dal timore di ritorsioni, sarebbero state costrette a versare somme di denaro per poter continuare le proprie attività. Ma non solo estorsioni. L’indagine ha anche documentato l’esistenza di un gruppo organizzato per la gestione delle piazze di spaccio, attivo principalmente a Qualiano, con diramazioni anche a Villaricca e Giugliano.

Il traffico di stupefacenti, secondo gli inquirenti, costituiva una delle principali fonti di finanziamento del clan. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano Salvatore Di Palma detto totore ‘o maranese, noto alle cronache giudiziarie con il soprannome di ’o maranese, e i suoi due figli, Nicola e Michele.L’operazione rappresenta un duro colpo per la struttura del clan De Rosa, che secondo le autorità giudiziarie aveva consolidato la propria influenza nel comune di Qualiano e puntava a rafforzare la propria posizione anche in altri territori.

Dalle indagini è emerso che i promotori dell’organizzazione criminale erano Salvatore Di Marino e Salvatore Di Palma, i quali secondo gli inquirenti pianificavano quotidianamente l’attività estorsiva nei cantieri di Qualiano e altri esercenti come sale scommesse e negozianti.

Altre attività commerciali, tra cui un bar e una barberia, erano utilizzati come punti di incontro tra vittime delle estorsioni ed esattori.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma