Scena muta davanti al GIP del Tribunale di Napoli, dottoressa Ambra Cerabona, per gli indagati raggiunti nei giorni scorsi da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Giugliano.
Questa mattina, durante gli interrogatori di garanzia, Carmine Cerqua, Roberto Corona, Giuseppe D’Alterio, Alfredo Lama e Gennaro Ronga – per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere – e Giuseppe Sacco, sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
L’ordinanza, firmata dal GIP Ambra Cerabona, composta da 64 pagine, ricostruisce diversi episodi di estorsione risalenti al 2023 e coinvolge complessivamente dieci persone. Gli indagati, che sono da ritenersi presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva, sono assistiti dagli avvocati Giuliano Russo, Luigi Poziello, Antonio Giuliano Russo, Domenico Dello Iacono e Giampaolo Schettino.
Le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti sono di associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione e porto illegali di armi aggravati. Secondo quanto emerso dalle indagini, i proventi delle attività estorsive sarebbero confluiti in una cassa comune destinata al sostentamento delle famiglie degli affiliati detenuti, alle quali veniva corrisposto uno stipendio mensile.
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