Due indagati a piede libero e altri due in carcere per una rapina in banca, a finire dietro le sbarre Nicola Ciccarelli, 38enne residente a Giugliano, e il complice Marco Bettarelli, 53enne originario di Terni. I due, arrestati ieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono accusati di aver messo a segno un raid ai danni della filiale Bper di Bomporto, che aveva fruttato loro un bottino di quasi 90mila euro. Sia Ciccarelli, difeso di fiducia dagli avvocati Luigi Poziello e Riccardo Ferone, che Bettarelli si trovano adesso dentro una cella in attesa di essere sottoposti all’interrogatorio di garanzia innanzi al gip del tribunale di Modena.
Nell’inchiesta risultano coinvolti a titolo di indagati anche Federico Minieri, 52enne napoletano, e Marco Persichetti, 60enne di Acquasparta: per loro non è però scattata la misura cautelare e pertanto restano al momento indagati a piede libero. Le indagini condotte dai carabinieri sono arrivate a una svolta grazie a un’intenza attività di analisi delle telecamere di videosorveglianza, che hanno consentito di ricostruire il percorso della gang e individuare l’auto usata per l’assalto, e ad alcune intercettazioni telefoniche e ambientali da cui sarebbe emerso il coinvolgimento dei due.
Il colpo risale al 7 aprile del 2023, quando Ciccarelli e Bettarelli, armati di taglierino, hanno fatto irruzione nei locali dell’istituto Bper e avrebbero minacciato e aggredito il direttore dell’ufficio, costringendolo ad aprire la cassaforte temporizzata. In una manciata di secondi i due malviventi sarebbero così entrati in possesso della considerevole somma di 89.575 euro. Denaro poi sparito nel nulla. I due, nonostante i volti travisati nelle fasi esecutive dell’assalto, sono stati però individuati dai carabinieri nel giro poco più di un anno. Quello di Ciccarelli, che fino a ieri si trovava agli arresti domiciliari in una comunità di recupero, è ormai è un volto più che noto della cronaca.
Ad agosto 2023 era infatti stato arrestato per un’analoga vicenda. Il 21 luglio precedente con un complice aveva assalito una banca a Modena e la ripulirono di circa 140mila euro. Ma uno dei rapinatori (presunti tali fino all’eventuale condanna definitiva) fu arrestato in flagranza mentre all’altro è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare sulle base delle indagini dei poliziotti della squadra mobile emiliana. Per Nicola Ciccarelli e Luigi Dittatore sono risultati decisivi una serie di indizi raccolti dagli investigatori.
Un aiuto parziale hanno fornito le immagini della videosorveglianza in quanto gli autori del colpo berretti e soprattutto calze nere sul volto. Il 21 luglio i rapinatori, dopo avere divelto con un apposito apparecchio a ventosa la vetrata laterale della Banca Unicredit, si introdussero nella filiale e armati ambedue di cutter, minacciando gli impiegati dell’istituto, spintonandoli e puntando loro contro le armi da taglio, si fecero aprire la cassaforte dell’area bancomat, prelevando contanti per 140mila euro circa. La stessa tecnica usata anche nell’ultimo assalto.