Sulla base dei risultati dello screening volontario effettuato nella popolazione scolastica e della curva dei contagi nella fascia tra zero e sei anni, da mercoledì 25 novembre riprendono in Campania le attività in presenza per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, “fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni”. Lo rende noto l’Unità di crisi.
La decisione dei Comuni: “Non riapriranno”
Molte Amministrazioni della provincia di Napoli hanno però deciso di tenere chiuse le scuole: non si tornerà tra i banchi a Giugliano, Villaricca, Mugnano, Melito, Qualiano, Arzano, Torre Annunziata, Marano, Afragola, Bacoli, Crispano, Procida, Poggiomarino, Torre del Greco, Pomigliano, Sant’Anastasia, Quarto, Calvizzano, Frattamaggiore, Grumo Nevano, Frattaminore, Casoria, Caivano, Casavatore, Casandrino, Castellammare, San Giuseppe Vesuviano, Volla, San Giorgio a Cremano.
Chiuse anche ad Aversa in provincia di Caserta. (Elenco in aggiornamento)
Riapertura delle scuole, verso l’ok dal Comune di Napoli
Il Comune di Napoli non dovrebbe emanare provvedimenti restrittivi rispetto alla riapertura delle scuole dell’infanzia e delle prime elementari, fissata dalla Regione Campania per il 25 novembre. È quanto filtra da Palazzo San Giacomo in queste ore. La decisione dipenderà comunque dalla lettura dell’ordinanza regionale (per ora soltanto anticipata) e dalla presa visione degli esiti dello screening degli ultimi giorni.