venerdì, Luglio 18, 2025
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Riciclaggio dell’IVA a favore dei clan, ordinanza annullata per Nuvoletta

Dopo tre settimane dal maxi blitz che ha scoperto una maxi evasione dell’Iva per favorire i clan di camorra vi è il primo scossone. Il tribunale del Riesame di Milano ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Lorenzo Nuvoletta accogliendo le argomentazioni difensive dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Luca Gili.

Nuvoletta insieme ad altre persone era accusato tra l’altro di associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita al lavaggio dell’IVA intracomunitaria, al riciclaggio, al reimpiego ed all’autoriciclaggio dei relativi proventi, con l’aggravante del metodo e della finalità di agevolazione dell’associazione camorristica.

L’inchiesta sul clan Nuvoletta

L’inchiesta era la naturale prosecuzione delle attività d’indagine che, il 14 novembre scorso, portarono a 47 arresti contro una organizzazione operativa in Italia, Spagna, in Svizzera, Singapore ed Emirati Arabi Uniti. Allora fu disposto un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore superiore ai 650 milioni di euro.

Secondo gli inquirenti il clan Nuvoletta si spartiva il business delle false fatturazioni con un’altra storica cosca della camorra, i Licciardi della Masseria Cardone. “Il cinquanta percento è il nostro…e il cinquanta percento è loro”, si sente in una intercettazione. Comunque Lorenzo Nuvoletta resta in carcere con l’accusa di estorsione aggravata.