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venerdì, Aprile 19, 2024
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Minacce a Roberto Saviano e Rosaria Capacchione, chieste condanne per boss e avvocati

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Le minacce a Roberto Saviano e Rosaria Capacchione sono avvenute con metodo mafioso. Per questo motivo il pubblico ministero del tribunale di Roma, Alberto Galanti, ha chieso la condanna ad un anno e mezzo di reclusione per il boss dei Casalesi Francesco Bidognetti, (alias Cicciotto ‘e Mezzanotte), e per gli avvocati Michele Santonastaso Carmine D’Aniello. A riportare la notizia è Il Mattino.

“Rosaria Capacchione è stata una spina nel fianco dei clan dei Casalesi e Roberto Saviano con il suo libro ‘Gomorra’ ha acceso i fari sulla provincia di Caserta: questo per una consorteria mafiosa è un colpo al cuore. Entrambi erano da considerare nemici giurati del clan dei Casalesi”. Questo è quanto riportato nella requisitoria dal pm Galanti.

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Le minaccie alla giornalista ed allo scrittore sono arrivate durante il processo d’Appello Spartacus nel 2008, con la lettura in aula del noto ‘proclama’. A prendere parte come parte civile la Federazione Nazionale della Stampa, rappresentata dall’avvocato Giulio Vasaturo, e l’Ordine dei giornalisti della Campania.

Inoltre, quattro anni fa, era stata dichiarata nulla la sentenza di primo grado dalla Corte di Appello di Napoli per incompetenza territoriale e il procedimento è stato trasferito a Roma. La sentenza adesso è prevista per gli i primi giorni di aprile.

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