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giovedì, Aprile 25, 2024
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Covid: scoperte a Napoli 48 varianti, 12 non erano mai rilevate prima

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Un altro incredibile successo per la sanità campana. Nei laboratori di Mercogliano del Pascale, diretti da Nicola Normanno, è stato messo a punto un un protocollo di sequenziamento rapido del coronavirus, che consente di avere la completa successione virale entro 24 ore dal tampone molecolare. La rivista scientifica Journal of Translation Medicine ha pubblicato lo studio, che porta la firma di una giovane farmacologa, Anna Maria Rachiglio.

Analizzato il genoma del virus su tamponi compresi tra marzo e aprile 2020

Lo studio – dice la dottoressa Rachiglio – ha per la prima volta descritto la tipologia di varianti del coronavirus Sars-CoV-2 nella Regione Campania rivelando la presenza di una notevole eterogeneità di ceppi virali fin dalla prima fase della pandemia. I dati sono relativi al sequenziamento del genoma del virus ottenuto da tamponi molecolari, raccolti nel periodo compreso tra marzo e aprile 2020, di individui residenti principalmente tra le provincie di Napoli e Caserta“.

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Utilizzo di una nuova tecnologia di sequenziamento

La nuova tecnologia è stata possibile grazie all’utilizzo di un sequenziatore di ultima generazione ad elevata automazione, il Genexus, di cui il Pascale è stato uno dei primi centri in Europa a dotarsi.
Il Genexus è un un sistema in grado di sequenziare fino a 32 campioni del coronavirus in 24 ore.
L’utilizzo di un sistema high-throughput – continua la Rachiglio – ha consentito di poter velocizzare notevolmente il sequenziamento rispetto alle procedure standard“.

Scoperte 48 varianti del coronavirus di cui 12 nuove

Il confronto tra le sequenze ottenute ed il genoma di riferimento del coronavirus denominato Wuhan-Hu-1 ha rilevato la presenza di 48 varianti nucleotidiche di cui 12 mai rilevate prima. La maggior parte dei campioni provenienti dall’area di Napoli appartengono a sette differenti cluster.
I risultati ottenuti sono il frutto della collaborazione tra Pascale, Università Federico II e l’Istituto Superiore di Sanità, grazie ad un finanziamento della Regione Campania.

In corso ulteriori studi sul coronavirus al Pascale di Napoli

Intanto l’attività di monitoraggio delle varianti continua presso il Pascale. E’ in corso uno studio per la caratterizzazione dei ceppi virali causa di infezione in pazienti oncologici ed operatori sanitari.
La ricerca – dice il direttore generale del polo oncologico partenopeo, Attilio Bianchi ha oramai superato approcci divisivi, per assumere sempre più  un preciso significato sistemico. Il coronavirus ha funzionato da catalizzatore, enfatizzando in maniera decisiva e definitiva l’osmosi tra le conoscenze. Complimenti al gruppo di lavoro che ha prodotto questa ricerca e a tutti quelli che ogni giorno ci aiutano a cercare nuove strade“.

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