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sabato, Marzo 22, 2025
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Scoperto tesoro archeologico sotto la linea ferroviaria Napoli-Bari

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Dopo i recenti nuovi ritrovamenti di Pompei, durante i lavori per la costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità (AV/AC) Napoli-Bari, sono stati portati alla luce numerosi reperti archeologici di grande valore storico. Tra questi, si segnalano un villaggio risalente all’età del Rame nella località di Gaudello, un tratto pavimentato dell’antica via Appia situato nel comune di Maddaloni e un santuario di epoca ellenistico-romana, ricco di materiali votivi, rinvenuto a Ponte.

Il tesoro

Questi ritrovamenti sono stati presentati ufficialmente nella stazione di Napoli Afragola, mettendo in evidenza come i lavori infrastrutturali possano trasformarsi in occasioni di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico. Il progetto del Gruppo FS non si limita alla realizzazione della nuova linea ferroviaria, ma mira anche a restituire alla comunità testimonianze del passato, dimostrando che progresso e archeologia possono coesistere armoniosamente. Questa iniziativa rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio, destinato a svilupparsi su scala nazionale, con l’intento di mostrare come i grandi cantieri ferroviari possano offrire nuove prospettive sulla storia e sulle radici culturali del territorio.

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Oltre ai reperti già citati, sono stati rinvenuti e presentati anche altri straordinari ritrovamenti. Tra questi, spicca una villa romana perfettamente conservata nel comune di Solopaca, che è stata riportata alla luce nella sua interezza. Inoltre, sono state individuate numerose sepolture appartenenti alla cultura campana, caratterizzate da ricchi corredi funerari, insieme a un’ampia varietà di reperti minori, tra cui monete, oggetti in terracotta e statuine in bronzo.

I partecipanti alla presentazione

Alla presentazione ufficiale dei ritrovamenti hanno partecipato diverse personalità di rilievo nel campo dell’archeologia e della gestione ambientale. Tra i presenti vi erano Mariano Di Maio, responsabile Ambiente e Territorio di RFI, Massimo Comedini, responsabile Ambiente, Architettura e Territorio di Italferr, e Mariano Nuzzo, soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli e delle province di Caserta e Benevento. Ha partecipato anche Ilaria Maggiorotti, presidente dell’ente Archeolog del Terzo Settore.

Questa iniziativa sottolinea il valore della collaborazione tra sviluppo infrastrutturale e tutela del patrimonio culturale, contribuendo a rendere accessibili al pubblico importanti testimonianze del passato.

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