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venerdì, Aprile 19, 2024
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Separazioni e divorzi più rapidi, c’è la svolta della riforma Cartabia

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Alla fine di febbraio entrerà in vigore la riforma Cartabia sul diritto di famiglia che riguarderà separazioni, divorzi, affidi e figli. Dunque si arriverà alla soppressione dei tribunali per i minori e alla nascita del “Tribunale della Famiglia”, superando così la frammentazione attuale tra tribunale ordinario, tribunale per i minorenni e giudice tutelare

Come evidenzia al quotidiano La Repubblica Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, associazione matrimonialisti italiani, “questa riforma rischia di franare per la gravissima carenza di magistrati specializzati in tema di famiglia e minori. Ne abbiano novemila e ne servirebbero dodicimila, sono pochissimi i giudici specializzati sui temi della famiglia, dei minori, della violenza”

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“DAI 3 ANNI A 8 MESI”

L’obiettivo è quello di accorciare i tempi arrivando “dai tre anni attuali a circa 8 mesi, come succede in Francia”, sottolinea Gassani. I tempi verranno sensibilmente accorciati già negli studi degli avvocati, che dovranno raccogliere tutti gli elementi per chiedere la separazione. “Quando il giudice avrà ricevuto i ricorsi di entrambe le parti dovrà convocare l’udienza per la separazione entro tre mesi. La grande novità è che in questi tre mesi il giudice, letti i ricorsi, potrà già emettere dei provvedimenti cautelari”, evidenzia Gassani.

Uno dei documenti più importanti da inserire nel fascicolo sia il deposito di un “piano genitoriale” che riguardi le attività quotidiane dei figli relative alla scuola e ad eventuali attività extrascolastiche, di frequentazioni dei parenti e un piano delle vacanze.

IL DIVORZIO 

Se prima l’iter iniziava dopo la prima udienza, oggi, avendo prodotto già tutte le prove in precedenza, “se il giudice ritiene che i documenti siano sufficienti e si riesce a trovare un accordo, può essere emessa la sentenza di separazione già alla prima udienza, con grande risparmio di soldi e di tempo per le coppie e per i carichi della giustizia”, rimarca Gassani. La riforma Cartabia prevede anche di poter inserire la domanda di divorzio all’interno della causa di separazione, riducendo così il tutto ad un’unica causa, anziché due.

MANCA IL PERSONALE NEI TRIBUALI PER MINORENNI

Altra novità è che i minori dovranno sempre essere ascoltati, naturalmente in situazioni protette.  Uno dei problemi più gravi è però la mancanza di personale, visto che con la riforma le istruttorie non potranno essere più delegate ai giudici ordinari. Manca il personale, soprattutto nei Tribunali per i minorenni, e il tempo per formare lo stesso così come gli strumenti informatici per attuare la riforma.

Questo può evidentemente portare a delle conseguenze. “Il rischio è che vengano emessi provvedimenti sbagliati da personale non qualificato nella materia, per cui spesso si dovrà andare in appello. Come si fanno a ridurre i tempi di una separazione giudiziale ad un anno se mancano i giudici che poi devono fissare le udienze?”, si chiede Gassani

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