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“Sgomberi illegittimi”, le comunità Rom di Giugliano, Acerra, Casoria e Napoli chiedono un incontro in Prefettura

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L’1 marzo 2019, la Prefettura di Napoli, il Comune di Giugliano ed il Sindaco Antonio Pozziello, il Comune di Acerra ed Sindaco Raffaele Lettieri, il Commissario Prefettizio di Casoria, il Comune di Napoli ed il Sindaco Luigi de Magistris, sono stati interessati, da un documento presentato dall’Associazione Nazione Rom (ANR), con la richiesta urgente di convocazione di incontro al fine di pianificare percorsi di inclusione sociale per i cittadini Rom Sinti Caminanti (RSC) di Giugliano, Acerra, Casoria e Napoli. Un atto che coinvolge direttamente anche Regione Campania, Prefetto Matteo Piantedosi Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, UNAR e Commissione Europea.

Il 20 febbraio 2019, si è tenuto un incontro al Ministero dell’Interno a Roma, Piazza del Viminale, tra il Prefetto Matteo Piantedosi e Marcello Zuinisi legale rappresentante ANR, al fine di “affrontare e risolvere positivamente la situazione di grave allarme sociale e povertà generate dalle politiche che attraverso l’utilizzo generalizzato della “ruspa”, hanno pensato di risolvere le situazioni di occupazioni di immobili e terreni da parte dei più poveri, degli ultimi, dei senza fissa dimora”, scrive l’Associazione Nazione Rom, che poi continua: “Sono state portate all’attenzione del Prefetto le situazione di grave esclusione sociale vissute dalle comunità RSC, situazione documentate da media e televisioni. Il recente servizio diffuso da Striscia la Notizia sulle terribili condizioni in cui vivono a Giugliano bambini, donne ed uomini è stato visto da milioni di persone”.

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Il 27 febbraio 2019, nel Comune di Acerra, a seguito di una ordinanza emessa dal Sindaco Raffaele Lettieri è stata eseguito uno sgombero da abitazioni in località Candelara, Via Spinello, dove le ruspe hanno “raso al suolo le baracche abitate da circa 100 cittadini, intere famiglie con minori”.

“Nessuna famiglia e nessun cittadino ha ricevuto una soluzione abitativa alternativa o un alloggio temporaneo – continua l’Associazione Nazione Rom – . Le istituzioni locali e la Prefettura di Napoli non hanno svolto alcun censimento degli occupanti, non è stata verificata la presenza di situazioni in condizione di fragilità, la presenza di minori, la composizione dei nuclei familiari in aperta violazione della direttiva impartita, in data 1 settembre 2018, agli Uffici di Governo Territoriale dal Prefetto Matteo Piantedosi”.

L’Associazione Nazione Rom ha poi reso noto: “Le ruspe hanno distrutto case costruite con legno e lamiere: atti di violenza, negazione e spregio dei basilari diritti umani. Sono stati sgomberati cittadini che abitavano quel posto da dieci anni. Tra loro, Dollar Radosavjvic, disabile certificato al 100%, con moglie e tre figli di 6, 11 e 14 anni. Un nucleo in possesso di residenza e regolare contratto di fornitura di energia elettrica. I suoi figli, tutti iscritti e frequentanti le scuole della zona adesso dormono in macchina con il padre e la madre. A seguito dello sgombero e della perdita della casa, hanno dovuto interrompere gli studi.

Il 12 maggio 2014, con delibera n. 134, la Regione Campania ha istituito il Tavolo di Inclusione RSC presieduto e coordinato dall’ Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini: è un atto concepito in aperta violazione degli “schemi di governance” della Strategia Nazionale e degli Accordi Europei che prevedono invece una rappresentanza diretta di RSC e delle comunità locali. Nel Comune di Napoli doveva essere istituito il Tavolo locale di inclusione dei RSC che ad oggi non è mai stato ne elaborato, ne progettato, ne mai convocato.

La Commissione Europea ha finanziato, ad Italia e Regione Campania, la cifra economica di 7 miliardi di euro per inclusione di RSC, Senza fissa Dimora, Vittime di Tratta, Discriminazione, Schiavitù, Minori Stranieri non Accompagnati per il periodo 2014 – 2020. Le condizioni nelle quali vivono i bambini e le famiglie di Giugliano, Acerra, Casoria e Napoli dimostrano che il denaro pubblico è sparito nelle mani degli amministratori e che niente è stato fatto per promuovere politiche di inclusione sociale ed accesso a casa, scuola, lavoro e salute”.

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