Un imprenditore di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, è finito sotto indagine dopo le gravi accuse di aver maltrattato fisicamente e psicologicamente i suoi dipendenti. La denuncia, che ha portato all’apertura dell’inchiesta, è stata presentata dai lavoratori stanchi di subire abusi sul posto di lavoro. L’uomo, titolare di una ditta di trasporti, è accusato di atti persecutori, danneggiamento, estorsione, percosse, lesioni, offesa e diffamazione nei confronti di sei dipendenti.
Rimini, abusi sul luogo di lavoro
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Santarcangelo, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, l’imprenditore avrebbe utilizzato metodi violenti per controllare i suoi dipendenti. In un caso, avrebbe tentato di colpire un lavoratore con una mazza di ferro, ma, non riuscendo nel suo intento, avrebbe poi sottoposto la vittima a un getto d’acqua gelida proveniente da un idrante professionale.
In un altro episodio, l’imprenditore avrebbe spaccato il motorino di un dipendente con una mazza da baseball, mentre a un terzo lavoratore, per il solo fatto di essere straniero, avrebbe lanciato insulti razzisti, apostrofandolo come “ladro“.
Oltre agli episodi di violenza fisica, l’imprenditore avrebbe anche minacciato i dipendenti di licenziamento in maniera costante, per motivi futili, come ad esempio per semplici richieste di chiarimento riguardanti lo stipendio.
I dipendenti, esasperati dalla situazione, hanno trovato il coraggio di rivolgersi alle autorità, denunciando le violenze e i soprusi subiti. Le vittime, assistite dall’avvocato Maurizio Ghinelli, hanno raccontato ai carabinieri di Santarcangelo una serie di atti disumani e inaccettabili subiti sul luogo di lavoro. L’inchiesta si è conclusa con la notifica all’imprenditore, attraverso il suo legale, l’avvocato Piero Venturi, della lunga serie di reati compiuti lo scorso anno.