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martedì, Aprile 16, 2024
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Spara dal balcone a Capodanno, è un parente di un killer della camorra

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È un parente stretto di Michele Abbruzzese, detto “o’ paciariello”, elemento di spicco e killer del clan D’Alessandro, il 22enne che ha pubblicato sulle “storie” social il video che lo ritrae mentre esplode colpi di pistola, poi risultata a salve, in occasione dei festeggiamenti di Capodanno.

Nei confronti del giovane, i carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia hanno notificato ieri una denuncia per procurato allarme. Nella sua abitazione i militari dell’arma hanno trovato e sequestrato una pistola a salve marca Bruni modello magnum calibro 380 con tappo rosso, arma verosimilmente utilizzata durante il video.

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“Auguri felici a chi non tradisce”, poi gli spari per Capodanno: 22enne identificato a Castellammare

E’ virale il video in cui un giovane uomo esplode alcuni colpi d’arma da fuoco con una revolver. Il suo messaggio, pubblicato come storia sul proprio profilo social, dice: “Auguri felici…a chi non tradisce gli amici buon anno ⏳️⏳️”. I carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia hanno denunciato per procurato allarme un 22enne incensurato del posto. I militari, impegnati nel web patrolling, hanno acquisito il video social del giovane stabiese e perquisita la sua abitazione. Rinvenuta e sequestrata una pistola a salve marca bruni modello magnum calibro 380 con tappo rosso, arma verosimilmente utilizzata durante il video.

Il post di Francesco Emilio Borrelli

“Abbiamo ricevuto da alcuni cittadini la segnalazione dell’ennesimo video criminale postato sui social. Un soggetto che, pistola in pugno, si riprende mentre esplode diversi colpi aggiungendo la scritta ‘Auguri felici a chi non tradisce gli amici’. Chi ha segnalato il video sottolinea come il protagonista delle sciagurate immagini possa essere legato o imparentato con un killer di camorra di Castellammare di Stabia, Michele Abbruzzese, scarcerato nel 2019 per motivi di salute dopo una condanna a 40 anni di reclusione (cugino del defunto boss Michele D’Alessandro)”.

“Abbiamo subito chiesto la verifica di tali circostanze che sarebbero quantomeno inquietanti. Ricordo, infatti, il gravissimo episodio accaduto sempre a Castellammare nel giorno dell’Immacolata del 2018 quando fu incendiato un falò con sopra un manichino con un cartello appeso al collo recante la scritta ‘Così devono morire i pentiti’. Un gesto di ritorsione nei confronti proprio dei collaboratori di giustizia che hanno fatto decapitare il famoso clan D’Alessandro, uno dei più potenti nello stabiese.

“Oramai da tempo i social sono utilizzati per lanciare messaggi espliciti o minacciare esponenti di clan rivali e collaboratori di giustizia secondo i classici codici della malavita. Senza vergogna, i protagonisti di questi video mostrano il volto in segno di sfida allo Stato e ai destinatari dei messaggi. Ritengo fondamentale monitorare questo fenomeno intensificando l’attività di web-patrolling su questi criminali da parte delle forze dell’ordine visto che, come appare oramai acclarato, parte consistente delle loro attività si è trasferita sul web”. Questo il commento del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha segnalato il video ricevuto alle forze dell’ordine.

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